Il candidato alle presidenziali romene Călin Georgescu è finito nella bufera dopo che sono emerse foto che lo ritraggono con Horațiu Potra, un appaltatore militare privato indagato con l'accusa di detenzione di armi e munizioni e di incitamento pubblico a raduni illegali
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La scena politica romena si trova di fronte a un altro scandalo, dopo che sono emerse foto che mostrano il politico Călin Georgescu in compagnia di un contractor militare privato che è stato recentemente arrestato mentre si dirigeva a Bucarest per incitare presumibilmente le proteste dopo le elezioni presidenziali annullate.
Georgescu è risultato in testa al primo turno delle recenti elezioni presidenziali romene, annullate dalla Corte costituzionale del Paese in seguito alla declassificazione di rapporti di intelligence che mostravano il coinvolgimento della Russia nell'influenzare gli elettori a sostenere Georgescu.
Sono emerse alcune vecchie foto che ritraggono Georgescu con Horațiu Potra, proprietario di una società militare privata ed ex mercenario della Legione straniera francese.
Potra è stato recentemente arrestato dalla polizia romena insieme ad altre venti persone. Nei loro veicoli le autorità hanno trovato decine di armi da taglio, due pistole e ingenti somme di denaro. I media locali riportano che fonti vicine alle indagini sostengono che Potra avesse pianificato un atto di intimidazione, disponendo di liste con i nomi di politici e giornalisti.
Nonostante le foto che ritraggono i due insieme, Georgescu aveva precedentemente negato di conoscere l'ex mercenario. In seguito ha confermato l'autenticità delle foto, ma ha affermato di non ricordare l'incontro perché risale a molto tempo fa.
Ex mercenario indagato per detenzione d'armi e incitamento pubblico
Potra è stato rilasciato dalle autorità romene venerdì scorso. Attualmente è indagato con l'accusa di detenzione di armi e munizioni e di incitamento pubblico a raduni illegali.
"Gli imputati, insieme ad altre persone, si sono recati a Bucarest, avendo con sé armi da taglio e da fuoco, nonché ingenti somme di denaro, computer portatili, supporti di memorizzazione e un drone", ha dichiarato il procuratore capo romeno Maria Florentina Ilioiu.
Ilioiu ha detto che questi oggetti "sarebbero stati utilizzati per istigare le persone a commettere reati durante un incontro pubblico non autorizzato e per ricompensarle". Gli avvocati difensori di Potra affermano che le accuse non hanno nulla a che fare con Georgescu.