"Fermate il massacro, Ghuta è la nuova Srebrenica"

"Fermate il massacro, Ghuta è la nuova Srebrenica"
Diritti d'autore Foto: REUTERS/ Bassam Khabieh
Di Euronews
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L'Osservatorio Siriano per i diritti umani denuncia più di 400 vittime civili solo da domenica. I Caschi bianchi siriani: "Non ci resta che sperare nella comunità internazionale". Mosca: "In Consiglio di sicurezza niente accordo per un cessate il fuoco"

Più di 400 civili uccisi: "Una nuova Srebrenica"

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Oltre 400 civili uccisi, di cui un quarto bambini, solo da domenica. Se la diplomazia è in stallo, i bombardamenti del regime siriano sulla Ghuta orientale continuano invece in barba a ogni appello internazionale. Impegnata nel sottrarre i feriti alle macerie, l'organizzazione umanitaria dei Caschi bianchi denuncia attacchi a personale e veicoli umanitari e lancia un appello alla sospensione delle ostilità: "Non ci resta ormai che sperare che la comunità internazionale ponga fine a questo massacro - dice a euronews Firas Darwish, un suo esponente -. Questa è una nuova Srebrenica. Bisogna fermare questa mattanza condotta dal regime, con il sostegno dei russi". 

Foto: REUTERS/Bassam Khabieh

Niente accordo in Consiglio di sicurezza sul cessate il fuoco. Mosca e il nodo dei ribelli

Tramite il suo ambasciatore all'ONU, Mosca ha giovedì parlato di fumata nera e di mancato accordo dei Quindici in Consiglio di sicurezza su una risoluzione per un cessate il fuoco di un mese. Menzionato negli scorsi giorni dal Ministro degli esteri Lavrov e ribadito a euronews dall'analista ed esperto di politica russa e mediorientale, Dmitry Frolovsky, principale freno al via libera russo è il nodo dei ribelli ancora assediati alle porte di Damasco: "Seguono una loro agenda dettata da fattori religiosi, etnici o di altra natura - ci dice -. Il terreno è sdrucciolevole. Invito quindi alla prudenza, prima di distribuire ragioni e torti". 

Foto: REUTERS/Brendan McDermid
L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily NebenzyaFoto: REUTERS/Brendan McDermid

Il Segretario generale ONU, Gutierres: "È l'inferno in terra"

Al Segretario generale ONU Gutierres, che ha parlato di "inferno in terra", diverse cancellerie occidentali hanno fatto eco, denunciando attacchi di Damasco contro gli ospedali e sottolineando l'"urgenza assoluta" di porre fine al massacro in corso. 

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Il Segretario generale ONU, Antonio GuterresFoto: REUTERS/Ralph Orlowski
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