Inquinamento atmosferico: gas di scarico killer

Traffico, Svizzera
Traffico, Svizzera Diritti d'autore URS FLUEELER/AP
Diritti d'autore URS FLUEELER/AP
Di euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Secondo un nuovo studio, sono i maggiori responsabili delle morti dovute all'inquinamento nelle città europee, insieme alle attività domestiche e all'agricoltura

PUBBLICITÀ

I gas di scarico, l'uso sistematico in casa dell'energia prodotta con combustibili fossili e i cascami dell'agricoltura intensiva sono i maggiori responsabili delle morti dovute all'inquinamento nelle città europee.

L'inquinamento atmosferico è la principale causa ambientale di morte. Un nuovo studio realizzato dall'Instituto de Salud Globaldi Barcellona ha analizzato due dei maggiori inquinanti nell'atmosfera concludendo che, ad esempio, nel caso delle polveri sottili PM2,5, l'attività domestica contribuisce per oltre il 22 per cento alla mortalità nelle 857 città prese in esame. Seguono l'agricoltura e l'industria.

Per quanto riguarda l'NO2, il biossido di azoto, generato principalmente dall'uso di combustibili fossili, i trasporti sono i maggiori responsabili di quasi il 50 per cento dei decessi, seguiti dall'industria e dal settore energetico.

I risultati della ricerca, pubblicati su The Lancet Public Health, evidenziano una grande variabilità tra le diverse città studiate, suggerendo che, dato che ognuna ha le sue particolarità e le sue fonti di inquinamento atmosferico, le strategie per migliorare la qualità dell'aria dovrebbero essere adattate a ciascun contesto locale.

LEGGI ANCHE:

Le attività domestiche più inquinanti sono legate al riscaldamento e all'uso di fornelli, soprattutto nelle città dove predominano il gas e il carbone.

Anche l'industria è uno dei principali inquinanti, soprattutto nella capitale portoghese.

Insieme ad Amsterdam, Lisbona risente del traffico delle navi da crociera e degli aerei, con l’aeroporto situato all’interno della città.

Mortalità da PM2,5

Combinando i dati relativi alle 857 città prese in esame, i dati mostrano che il maggior contributo alla mortalità da PM2,5 è rappresentato dalle emissioni da fonti residenziali, con un contributo medio in tutte le città del 22,7 per cento. Al secondo posto c'è il settore agricolo, che contribuisce in media al 18 per cento della mortalità da PM2,5, seguito dall'industria (13,8 per cento), dai trasporti (13,5 per cento), dal settore energetico (10 per cento), dalle fonti naturali (8,8 per cento) e dal trasporto marittimo (5,5 per cento).

"Se consideriamo NO2 e PM2,5 insieme, il traffico rimane il principale responsabile della cattiva qualità dell'aria e della mortalità associata. Tuttavia, se consideriamo esclusivamente la mortalità legata al PM2,5, notiamo il contributo significativo da parte del settore residenziale e dell'agricoltura", osserva Sasha Khomenko dell'ISGlobal.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Inquinamento atmosferico, in Europa muoiono 1.200 bimbi all’anno

L'inquinamento dei jet privati è più che raddoppiato in Europa

Germania, ora la cannabis è legale: i berlinesi festeggiano accendendosi una canna in strada