L'Ue rivede i finanziamenti all'Unrwa

I palestinesi manifestano davanti alla sede dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (UNRWA) a Gaza City.
I palestinesi manifestano davanti alla sede dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (UNRWA) a Gaza City. Diritti d'autore Khalil Hamra/AP
Diritti d'autore Khalil Hamra/AP
Di Vincenzo Genovese
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La Commissione europea ha deciso una revisione dei finanziamenti all'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che si occupa dei profughi palestinesi. Si chiede un'indagine sul personale dopo le accuse di coinvolgimento negli attacchi del 7 ottobre

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Il comunicato della Commissione spiega che le prossime decisioni sui finanziamenti all'agenzia saranno rivalutate alla luce delle accuse rivolte al suo personale. La Commissione chiede inoltre di indagare al più presto su tutto il personale dell'agenzia per confermare che nessuno abbia partecipato agli attacchi di Hamas.

"Chiediamo innanzitutto che l'organizzazione svolga l'indagine annunciata, e in secondo luogo chiediamo che acconsenta a un audit condotto da esperti indipendenti che verrebbero selezionati dalla Commissione", ha dichiarato il portavoce della Commissione, Eric Mamer. "Ci aspettiamo che l'Unrwa permetta questa verifica indipendente.

Al momento, comunque, non sono previsti altri pagamenti all'Unrwa fino alla fine di febbraio. Proseguiranno intanto gli aiuti umanitari europei erogati attraverso altre organizzazioni.

Le accuse di collaborazionismo con Hamas

L'iniziativa segue le accuse a diversi membri del personale dell'Unrwa, che sarebbero stati coinvolti nell'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre. Secondo una dichiarazione del Dipartimento di Stato americano, le accuse riguardano dodici dipendenti dell'agenzia.

Secondo il New York Times, un membro del personale è accusato di aver rapito una donna, mentre un altro avrebbe preso parte a un attacco a un kibbutz che ha causato 97 morti.

Il commissario europeo al Vicinato Olivér Várhelyi ha dichiarato su X che all'Unrwa sarà chiesto di verificare i suoi sistemi di controllo e di rivedere i suoi meccanismi di protezione per i finanziamenti dell'Unione europea. Sette Stati membri dell'Unione, tra cui l'Italia, hanno già annunciato che sospenderanno i pagamenti in attesa delle indagini.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha chiesto a questi Paesi di revocare le loro decisioni per garantire che gli aiuti continuino a raggiungere la popolazione civile nella striscia di Gaza, attualmente sotto assedio.

Spagna, Irlanda e Lussemburgo hanno annunciato che continueranno a sostenere l'agenzia per evitare di mettere in pericolo il suo lavoro. L'Ue è il principale donatore di assistenza umanitaria e allo sviluppo a Gaza e ha quadruplicato i pagamenti umanitari, portandoli a oltre 100 milioni di euro da quando è scoppiata la guerra.

Gran parte di questi finanziamenti vengono erogati proprio attraverso l'Unrwa: per il periodo 2021-2023 era previsto un contributo europeo di 281 milioni di euro.

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