La Commissione europea approva gli aiuti di Stato tedeschi a Northvolt

Il Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager (a sinistra) e il Vice Cancelliere tedesco Robert Habeck
Il Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager (a sinistra) e il Vice Cancelliere tedesco Robert Habeck Diritti d'autore Lukasz Kobus/ EU
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Di Mared Gwyn Jones
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

L'azienda produttrice di batterie per auto elettriche Northvolt riceverà 902 milioni di euro di aiuti di Stato dalla Germania: una mossa per evitare che gli investimenti vengano dirottati negli Stati Uniti

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La Commissione europea ha annunciato di aver approvato gli aiuti di Stato del governo tedesco che consentiranno all'azienda svedese Northvolt di costruire una grande fabbrica per la produzione batterie utilizzate nei veicoli elettrici nella città di Heide, nello Stato dello Schleswig-Holstein. In tutto, l'investimento vale 2,5 miliardi di euro, mentre i sussidi statali ammontano a 902 milioni.

Se alle aziende vengono offerti sussidi altrove, uno Stato membro deve poter pareggiare l'offerta affinché l'investimento avvenga in Europa"
Margrethe Vestager
Vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria alla Concorrenza

La risposta europea ai sussidi americani

È la prima volta che l'Ue ricorre ai cosiddetti matching aid, una misura eccezionale adottata a marzo per consentire agli Stati europei di fornire sussidi statali più consistenti alle imprese, pareggiando di fatto le offerte ricevute da altri Paesi, quando c'è il rischio che gli investimenti vengano dirottati altrove.

Senza questi aiuti, infatti, Northvolt avrebbe spostato i suoi investimenti negli Stati Uniti per beneficiare dell'Inflation Reduction Act, il piano di sovvenzioni degli Stati Uniti che offre generose agevolazioni fiscali e sconti per le industrie di tecnologia a ridotto impatto ambientale.

"L'aiuto equivalente serve ad assicurarci che, in caso venissero offerti alle aziende sussidi altrove, uno Stato membro possa pareggiare l'offerta affinché l'investimento avvenga in Europa, la tecnologia sia sviluppata in Europa, i posti di lavoro siano situati in Europa", ha dichiarato la vicepresidente esecutiva della Commissione europea Margrethe Vestager, che ha annunciato l'approvazione degli aiuti insieme al ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck.

"Consideriamo un fallimento del mercato il fatto che l'Europa sia stata completamente priva di investimenti nel settore", ha spiegato Vestager, aggiungendo che la decisione "apre la strada a un forte sviluppo dell'industria delle batterie".

"Abbiamo bisogno di un'industria più solida per i nuovi settori: semiconduttori, batterie, elettrolisi, idrogeno", ha detto Habeck.

I 902 milioni di euro di aiuti di Stato tedeschi comprendono 700 milioni di sovvenzioni dirette e 202 milioni di euro di garanzie. Northvolt afferma che la sua produzione inizierà nel 2026 per procedere a pieno regime dal 2029.

Nella stessa giornata sono stati approvati anche 2,9 miliardi di euro di aiuti di Stato della Francia alla produzione di tecnologie pulite, tra cui batterie, pannelli solari, turbine eoliche e pompe di calore.

Aiuti non distorsivi

Vestager ha aggiunto che l'esecutivo comunitario sta verificando che le decisioni di approvazione degli aiuti di Stato non danneggino altri Stati dell'Ue e la concorrenza nel mercato unico. Habeck respinge l'idea che tali sussidi possano aumentare le disuguaglianze economiche tra i Paesi europei.

"La vera competizione che stiamo affrontando non è tra Germania e Italia o Danimarca o Paesi Bassi... È tra Europa e Cina o Stati Uniti", dice il ministro tedesco. La solidarietà europea significa anche che coloro che possono investire non siano considerati con diffidenza".

La Germania sta attualmente affrontando un declino nella sua produzione industriale e una recessione di fatto, con il timore che le sue deboli performance economiche possano danneggiare l'Unione nel suo complesso.

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