Eurostat, mangiare sano ormai è un lusso per moltissimi europei

Volontari smistano il cibo da distribuire agli enti caritatevoli in un magazzino del Banco alimentare contro la fame a Lisbona, giovedì 1 settembre 2022.
Volontari smistano il cibo da distribuire agli enti caritatevoli in un magazzino del Banco alimentare contro la fame a Lisbona, giovedì 1 settembre 2022. Diritti d'autore Armando Franca/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Armando Franca/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Di Mared Gwyn Jones
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Nel 2022 l'8,3% delle persone nell'Unione europea non poteva permettersi un pasto a base di carne, pesce e verdure ogni due giorni

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Mangiare sano è diventato ormai un lusso. Nel 2022, secondo i nuovi dati Eurostat, l'8,3% delle persone nell'Unione europea non poteva permettersi un pasto a base di carne, pesce e verdure ogni due giorni. Un dato superiore di un punto percentuale rispetto al 2021.

Lo scorso anno quasi un quinto (19,7%) degli europei a rischio di povertà non è stato in grado di permettersi un pasto adeguato, con un aumento di oltre due punti percentuali rispetto al 2021.

La percentuale della popolazione totale che non può permettersi un pasto adeguato è stata più alta nei paesi dell'Europa orientale con la Romania (22,1%) in testa, seguita da Bulgaria (21,6%) e Slovacchia (15,8%).

L'Irlanda (1,4%) ha registrato la quota più bassa, seguita da Cipro (1,5%) e Lussemburgo (1,8%). La quota più alta di popolazione considerata a rischio di povertà si registra in Bulgaria (44,6%). 

Nel 2022 95,3 milioni di persone nell'Ue erano a rischio di povertà o esclusione sociale, pari al 21,6 % della popolazione europea.

I risultati evidenziano una situazione sempre più precaria per coloro che vivono in povertà in tutto il blocco. 

Lo scorso anno l'invasione russa dell'Ucraina ha avuto un notevole impatto sui mercati delle materie prime alimentari. L'inflazione annuale dell'Ue ha raggiunto il suo livello più alto di sempre, con il prezzo dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che è aumentato in media dell'11,9% nell'Ue. 

I prezzi hanno continuato a salire nel primo trimestre del 2023. L'inflazione alimentare è stata trainata anche da una ridotta offerta di prodotti agricoli come mangimi e fertilizzanti.

Senza contare che Mosca ha interrotto le esportazioni agricole marittime dall'Ucraina attraverso le rotte del Mar Nero fino all'introduzione dell'iniziativa “Black Sea Grain” nel luglio 2022, aggravando ulteriormente la sicurezza alimentare.

Le interruzioni causate, inoltre, da condizioni meteorologiche estreme e dalla siccità hanno portato a carenze nella catena agroalimentare.

Le associazioni dei consumatori affermano che anche i supermercati hanno ridotto i prezzi per trasferire sui consumatori i costi di produzione gonfiati. Molti Stati membri dell'Ue hanno registrato un numero record di domande ai banchi alimentari nel 2022.

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