Tutti in bici a Copenaghen: cosÌ si combatte il cambiamento climatico

Tutti in bici a Copenaghen: cosÌ si combatte il cambiamento climatico
Di Elena Cavallone
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The Brief: appuntamento quotidiano con l'attualità da Bruxelles

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Copenaghen monta in sella

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Copenaghen rivela le sue ambizioni: nel 2025 vuole diventare la prima capitale a emissioni zero di CO2. Come? Attraverso una formidabile rete di piste ciclabili lunga 379 km. In questo modo, il 50% dei viaggi di lavoro e studio a Copenaghen potranno esser fatti in bicicletta. Oggi questa mobilità a due ruote rappresenta il 43%, mentre quella in auto il 31%.

Il trasporto motorizzato ha un impatto sull'inquinamento atmosferico e per misurarlo a Copenaghen sono state posizionate diverse stazioni di monitoraggio, che valutano le emissioni inquinanti. Quelle situate vicino a una delle arterie principali della capitale hanno registrato i livelli più alti in tutto il paese.

La capitale Danese punta a incrementare il traffico ciclabile

I dati raccolti da queste staioni permettono di osservare l'evoluzione della qualità dell'aria

Thomas Ellerman, esperto ambientale ha buone notizie:

"E' stato fatto un grande sforzo per ripulire l'aria dalle emissioni delle auto e da quelle industriali. Cio' ha portato ad avere una qualità dell'aria migliore rispetto a 10 o 20 anni fa" .

In questo contesto, lo sviluppo dell'auto elettrica appare idea le per rendere ecologico il trasporto pubblico. Ma Andreas Unterstaller, dell'agenzia europea dell'ambiente, sottolinea i limiti di questa opzione.

"Può essere solo una parte della soluzione: sostituire una macchina convenzionale a benzina o a diesel con un veicolo elettrico non risolverà i problemi di mobilità e di traffico. Ci saranno ancora grossi problemi in termini di pianificazione urbana".

La qualità dell'aria a Copenaghen è migliorata rispetto a 10 anni fa

Il comune sembra aver preso in considerazione questo insieme di vincoli nel suo progetto di mobilità. Ma nelle ora di punta è probabile trovare lunghe code sulle piste ciclabili.

Cade nel vuoto l'appello di Hamas ai giudici UE

Mercoledì il tribunale del tribunale dell'UE ha respinto un appello di Hamas che chiedeva di togliere il gruppo palestinese dalla lista delle corganizzazioni terroristiche. Hamas si dichiara un movimento politico legittimo che costituisce il nucleo del governo palestinese, ma per i giudici europei le ali politiche e quelle armate del movimento non sono separate. I beni congelati di Hamas nell'UE rimangono dunque inaccessibili.

UE chiude gli occhi davanti ai paradisi fiscali

Oxfam International accusa l'UE di chiudere un occhio davanti ai paradisi fiscali più famosi al mondo. In un rapporto pubblicato mercoledì a Bruxelles, la ONG afferma che i ministri delle finanze dell'UE sono pronti a rimuovere nove paesi e territori dalla lista nera europea. Questa lista neradei paradisi fiscali verrà riesaminata dai ministri delle finanze durante una riunione della prossima settimana.

Alleanza pro-europeista spopola in Polonia

La nuova alleanza pro-europeista della Polonia, "Coalizione europea", sarebbe in testa alle prossime elezioni con il 37,5% dei voti. Il partito al potere ultra-conservatore diritto e giustizia è dato al 36,3%, secondo le proiezioni dei seggi rilasciate dal Parlamento europeo. La coalizione è formata da partiti di sinistra a centro destra. La Polonia è uno dei principali campi di battaglia per l'Europa, affermano i conservatori.

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