La Svezia esclude Huawei dalla 5G

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Di Alberto De Filippis
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Stoccolma va allo scontro con il gigante cinese che minaccia ritorsioni

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La Cina minaccia conseguenze verso le società svedesi attive nel paese dopo che Stoccolma ha bandito i gruppi di telecomunicazioni cinesi Huawei e ZTE dalla sua rete 5G. I rapporti fra Stoccolma e Pechino sono precipitati dalla condanna a dieci anni dell'editore cino-svedese Gui Minhai con l'accusa di aver diffuso informazioni sensibili e dannose per la Cina. 

Così il portavoce del ministero degli Esteri cinese: "La Svezia dovrebbe adottare un atteggiamento obiettivo e imparziale, correggere la sua decisione sbagliata, al fine di evitare impatti negativi sulla cooperazione economica e commerciale Cina-Svezia e sulle operazioni delle società svedesi in Cina".

Si riferiva alla dichiarazione dell'autorità svedese delle poste e delle telecomunicazioni per cui "Nuove installazioni e nuove implementazioni di funzioni centrali per l'uso radio nelle bande di frequenza non devono essere realizzate con prodotti dei fornitori Huawei o ZTE"

Quasi un paradosso perché era stato proprio la Svezia per prima in Europa ad essersi aperta, all'epoca, alla Cina di Mao. Adesso questa moratoria segue invece quela di altri paesi europei che stanno rivedendo il loro utilizzo delle apparecchiature Huawei.

La Svezia segue le decisioni di Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Belgio e Regno Unito. Resta da vedere se il Davide svedese saprà resistere al Golia cinese

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