Attacco iraniano: condanna da parte dell'Italia, Meloni convoca il G7

Manifestanti a Teheran
Manifestanti a Teheran Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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La premier italiana convoca una riunione speciale del G7 dopo l'attacco iraniano contro Israele. Petronella (Ispi): "L'Iran fa pressione nella regione per mostrare la sua forza"

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"Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi (domenica, ndr) una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla."

Lo ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social media all'indomani dell'attacco iraniano contro Israele. Meloni ha convocato il G7 speciale che è atteso per via telematica nel pomeriggio di domenica. La premier ha annullato tutto i suoi impegni, inclusa la visita alla fiera del vino Vinitaly a Verona, in programma lunedì. 

Crosetto: "Oltre mille militari impegnati nella regione"

"Ricevo costanti aggiornamenti e seguo con apprensione quanto sta accedendo in Medio Oriente. Condanno con fermezza l’attacco dell’Iran e dei suoi alleati, contro Israele, un’azione senza precedenti che può provocare un’escalation drammatica. Continuiamo a lavorare per evitarla", ha scritto la scorsa notte il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il ministro ha poi assicurato che gli oltre mille militari impegnati nella regione sono stati messi in sicurezza.

Il Viminale convoca il Comitato per l'ordine e la sicurezza

In un'intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito la condanna da parte dell'Italia all'attacco e l'impegno per evitare l'escalation. "Come prima cosa mobiliteremo i Paesi del G7 di cui abbiamo la presidenza di turno. Non possiamo rinunciare all'azione politica che deve viaggiare in parallelo con la valutazione della intensità dell'azione militare iraniana e dei danni prodotti. Il primo obiettivo è gettare acqua sul fuoco". Dal ministero dell'Interno fanno sapere poi che il ministro Matteo Piantedos, in costante contatto con i prefetti delle città italiane, ha convocato per lunedì l Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dell'intelligence.

Petronella (Ispi): "Obiettivo di Teheran è far pressione nella regione"

"L'Iran ha optato per una soluzione a metà strada tra il simbolico e il concreto. È stato un attacco imponente però calibrato, preparato e soprattutto preannunciato a mezzo stampa con indiscrezioni in modo tale che fosse efficace ma non letale. Danni e vittime sono stati minimi", spiega a Euronews il giornalista e analista dell'Ispi Francesco Petronella.

"L'Iran ha detto che la partita sostanzialmente è chiusa. - dice ancora Petronella - quindi la situazione potrebbe ora assestarsi, si ritorna allo scambio di fuoco non tra Israele e l’Iran, ma tra Israele e le milizie iraniane, come stava succedendo fino a poche ore fa".

"Ma perché questo accada, molto dipende da Israele. - dice Petronella - Perché il governo di Netanyahu ma anche i militari hanno detto che ci sarà una contro-risposta e dall'entità di questa contro-risposta dipenderà poi l'evoluzione del conflitto, anche se gli Stati Uniti hanno fatto intendere, almeno questo ci dicono le indiscrezioni, che non seguiranno Israele nel caso in cui decida di contrattaccare Teheran".

Anche il sequestro della nave Msc Aires fa parte dello stesso disegno dell'Iran. "Si tratta di un mezzo di pressione che si inserisce nello stesso contesto dell'attacco della scorsa notte", spiega l'analista."Un ulteriore modo per dimostrare che l'Iran non solo è in grado di colpire direttamente per la prima volta nella storia Israele in questo modo, ma anche, eventualmente, di fare pressione sui partner arabi di Israele, i Paesi che hanno normalizzato i rapporti, tra cui gli Emirati Arabi Uniti, generando una crisi in uno dei colli di bottiglia più importanti per il traffico globale delle merci e soprattutto degli idrocarburi", conclude Petronella.

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