Austria, arrestato un ex ufficiale dei servizi: nuove prove sulla rete di spionaggio russa in Europa

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Wirecard Diritti d'autore Matthias Schrader/Copyright 2020 The AP. All rights reserved.
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Di Ilaria CicinelliAp
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L'arresto di un ex agente dei servizi di intelligence in Austria ha fatto emergere nuove prove sulla portata della rete di spionaggio russa nel Paese e in Europa. L'uomo avrebbe rubato informazioni ai servizi austriaci per conto di Mosca. Nel suo cellulare un documento per "migliorare le operazioni"

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L'Austria deve affrontare il più grande scandalo di spionaggio degli ultimi decenni.  L'arresto di un ex ufficiale dei servizi segreti ha portato alla luce le prove di un'ampia infiltrazione russa nel Paese. 

L'uomo è ora in custodia cautelare in attesa che le autorità decidano sulla sua incriminazione. 

Collegamenti diretti con i servizi segreti russi

Egisto Ott è stato arrestato il 29 marzo. Il mandato d'arresto di 86 pagine, ottenuto dall'Associated Press, afferma che Ott ha consegnato all'intelligence russa i dati dei cellulari di ex funzionari austriaci di alto livello

Ott è sospettato di aver fornito informazioni sensibili a Jan Marsalek, un collega austriaco latitante, ricercato per una presunta frode nell'ambito del crollo della società di pagamenti tedesca Wirecard, di cui era direttore operativo. Secondo il mandato, le chat fornite dalle autorità britanniche collegano Marsalek direttamente all'agenzia di intelligence russa Fsb.

Secondo i media tedeschi e austriaci Marsalek avrebbe legami con l'intelligence russa almeno dal 2014. Si ritiene che ora si trovi in Russia.
Ott è stato un funzionario dell'intelligence in Turchia e in Italia dal 2001 al 2012, prima di passare alla gestione degli agenti sotto copertura presso l'agenzia di intelligence nazionale austriaca Bvt.

È stato sospeso dalla Bvt nel 2017, quando sono emerse per la prima volta le accuse di spionaggio in favore della Russia, ma l'anno successivo è stato riassegnato all'accademia di polizia austriaca. Nel 2021 è stato sospeso in attesa di ulteriori indagini sui suoi presunti legami con la Russia e preso in custodia. L'uomo ha negato tutte le accuse e le autorità hanno concluso che le prove erano troppo scarse, rilasciandolo circa quattro settimane dopo.

Raccolta di informazioni sensibili per conto di Mosca

Tra il 2017 e il 2021 Ott avrebbe raccolto informazioni sensibili su persone di interesse per la Russia "allo scopo di trasmetterle a Jan Marsalek e a rappresentanti sconosciuti delle autorità russe", effettuando numerose ricerche nei database delle polizie nazionali e facendo richieste ad altri funzionari di polizia europei, anche in Italia e in Gran Bretagna.

Ott avrebbe anche richiesto dati al sistema informativo dell'area di viaggio senza frontiere dell'Europa (Schengen) per verificare se sospetti agenti russi ed ex dipendenti di Wirecard fossero ricercati o soggetti a restrizioni di viaggio.

Il mandato contiene un lungo elenco di persone spiate, tra cui dissidenti russi, uomini d'affari e un ex ufficiale che aveva lasciato l'Fsb.

L**'intelligence britannica ha fornito all'Austria nuove informazioni**

Cinque cittadini bulgari che avrebbero lavorato con Marsalek sono stati arrestati l'anno scorso in Gran Bretagna. Secondo il mandato di arresto di Ott, le chat tra Marsalek e uno dei sospettati in quel caso, Orlin Roussev, sequestrati dall'agenzia di intelligence britannica Mi5, indicano ulteriori operazioni di Marsalek e dei suoi aiutanti austriaci.

Appena cinque settimane dopo il rilascio di Ott nel 2021 i pubblici ministeri affermano che l'ex ufficiale chiese l'indirizzo del giornalista investigativo bulgaro Christo Grozev a Vienna e lo fornì a Marsalek. Marsalek avrebbe poi incaricato una squadra di introdursi nell'appartamento di Grozev per rubare un computer portatile e una chiavetta Usb. 
Il giornalista aveva rintracciato gli agenti russi che si ipotizza fossero coinvolti nell'avvelenamento dell'ex agente dei servizi segreti russi Sergei Skripal nel 2018 e del leader dell'opposizione russa Alexei Navalny nel 2020. 

Ott sarebbe anche entrato in possesso dei cellulari di tre ex funzionari di alto livello del ministero degli Interni austriaco. Per i procuratori i telefoni sono stati consegnati a un agente sconosciuto che lavorava per Marsalek e "trasferiti a Mosca per ulteriori analisi". 

Gli investigatori hanno anche trovato sul cellulare di Ott "suggerimenti per il miglioramento" delle operazioni dell'intelligence russa in Europa dopo l'uccisione nel 2019 a Berlino di un cittadino georgiano di etnia cecena. Un uomo russo era stato catturato in quell'occasione e condannato. Per i giudici tedeschi ha agito su ordine delle autorità russe.

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