L'improvvisa uscita di scena del primo ministro iralndese Varadkar arriva dopo che il governo ha subito due pesanti sconfitte al referendum
Il primo ministro irlandese, Leo Varadkar, ha annunciato di voler lasciare il suo incarico, provocando un'onda d'urto nella politica irlandese a pochi mesi dalle elezioni europee.
Varadkar ha anche abbandonato il suo ruolo di leader del partito al governo Fine Gael: "Ho delle ragioni sia politiche che personali per lasciare”, ha detto il premier.
Per il momento le elezioni generali non sono all'orizzonte.
Si prevede che la coalizione di governo, che include il partito Fine Gael di Varadkar, subirà delle perdite a favore del partito nazionalista Sinn Fein la prossima volta che il Paese andrà alle urne.
Le dimissioni di Varadkar dopo il referendum
Le dimissioni di Varadkar arrivano a meno di due settimane dalla vittoria del "no" nel referendum che avrebbe dovuto abolire disposizioni costituzionali obsolete, relative alla definizione della famiglia e al ruolo delle donne nella società.
Il voto a sorpresa contro le modifiche proposte è stato ampiamente imputato a una campagna governativa fiacca che ha provocato apatia e scarsa affluenza alle urne.
Varadkar ha ricoperto il ruolo di Taoiseach (la parola in gaelico che definisce il leader di governo) per due volte dopo le ultime elezioni irlandesi, nell'ambito di un accordo di coalizione per la condivisione del potere con l'altro partito tradizionale di lunga data del Paese, Fianna Fáil.
Il suo mandato lo ha costretto a rispondere a numerose questioni importanti, tra cui la Brexit, la pandemia di Covid-19 e una mobilitazione di estrema destra a Dublino.