Lussemburgo: acceso dibattito sul divieto di "chiedere l'elemosina"

Il divieto di chiedere l'elemosina nelle vie commerciali e nei parchi della città di Lussemburgo è stato recentemente introdotto tra proteste e reazioni.
Il divieto di chiedere l'elemosina nelle vie commerciali e nei parchi della città di Lussemburgo è stato recentemente introdotto tra proteste e reazioni. Diritti d'autore Canva
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Di Giulia Carbonaro
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Secondo molti, la controversa disposizione contro l'accattonaggio, concepita per arginare la presenza di bande organizzate, non è né umana né legale

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In una mossa controversa, osteggiata dagli attivisti per i diritti umani e dagli operatori nel settore della carità, il Lussemburgo ha recentemente vietato l'accattonaggio nelle strade della sua ricca capitale, città del Lussemburgo.

La nuova disposizione è stata formalmente introdotta il 15 dicembre 2023 nella città in cui vivono oltre 114.000 persone, dal neoministro degli Affari interni Léon Gloden. Il suo predecessore Tania Bofferding si era opposta strenuamente.

Inizialmente il divieto era stato approvato dal Consiglio comunale di Lussemburgo nel marzo 2023, ma Bofferding aveva impedito alla polizia nazionale di farlo rispettare.

È passato circa un mese da quando è entrato pienamente in vigore, il 15 gennaio, a seguito di una campagna informativa in tutta la città.

"Troppo accattonaggio aggressivo" in Lussemburgo

Sul suo sito web, il governo della città scrive che il nuovo divieto fa seguito a un "aumento del fenomeno dell'accattonaggio da parte di bande organizzate e dell'accattonaggio aggressivo", con l'obiettivo di "salvaguardare il benessere dei residenti e dei visitatori e di proteggere le attività commerciali locali".

Il divieto si applica solo ad alcune aree della capitale - strade commerciali, piazze pubbliche, parcheggi e parchi - tra le ore 7 e le 22. In base alla nuova normativa, i mendicanti trovati per le strade della città potrebbero essere condannati al pagamento di una multa tra i 25 e i 250 euro o a diversi giorni di carcere qualora non possano pagare.

Secondo Gloden, il divieto è rivolto all'"accattonaggio aggressivo organizzato", mentre i poveri e i senzatetto potranno continuare a ricevere assistenza dai servizi sociali e dai rifugi notturni.

Il divieto di accattonaggio contestato

Ma il divieto è stato accolto da una feroce opposizione da parte di associazioni che operano nel settore della carità, da sostenitori dei diritti umani e da partiti di sinistra del Lussemburgo, che lo hanno definito disumano, mettendone in dubbio la legalità.

All'inizio di febbraio, alcuni manifestanti sono scesi in piazza per condannare la misura.

Dal 2009 i senzatetto in Unione europea sono più che raddoppiati, come evidenzia il programma "Crash Course" di Real Economy. 

L'accattonaggio è davvero un problema serio in Lussemburgo?

Claire, architetto che vive vicino alla città di Lussemburgo, ha detto che l'accattonaggio è diventato più presente, con un numero crescente di persone in strada. "Ho anche notato, e non credo che questo sia limitato alla capitale, che c'è maggiore accattonaggio organizzato", ha detto a Euronews.

"Si vedono persone lasciate in strada al mattino e recuperate la sera; sempre le stesse persone negli stessi angoli", ha precisato.

"Negli ultimi anni c'è stato un notevole aumento di chi vive in strada", ha detto dal canto suo Lisa, pensionata lussemburghese. "Ma non credo che un divieto di accattonaggio sia la risposta", ha aggiunto.

"Dovremmo guardare alla causa principale del problema. Sappiamo da anni che in Lussemburgo c'è una crisi abitativa, eppure non sembra esserci la volontà politica di creare alloggi a prezzi accessibili per tutti", ha proseguito.

Claire ritiene che il divieto sia "disgustoso" e una "soluzione di facciata" a un problema più profondo: "È solo una questione di facciata e peggiorerà il nostro problema. Si può essere senzatetto, ma non si può chiedere l'elemosina per strada".

"Le persone che chiedono l'elemosina sono persone che hanno perso tutto nella loro vita", è l'opinione di Luc, insegnante. "La discussione non dovrebbe vertere sul permettere o meno l'accattonaggio, ma su come aiutare concretamente queste persone", ha detto.

Vietare l'accattonaggio è legale?

Secondo gli oltre 4.500 residenti del Lussemburgo che hanno firmato una petizione per costringere il parlamento del Paese a discutere la misura, il divieto non è legale. La sezione locale di Amnesty International è d'accordo.

"Esiste una chiara giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sull'argomento (mendicità): nel caso Lacatus contro Svizzera (2021), la Corte ha riscontrato una violazione dell'articolo 8 della Convenzione europea quando impone sanzioni, come multe, contro persone che chiedono l'elemosina per strada", ha dichiarato a Euronews Fernanda Pérez Solla, direttrice ad interim di Amnesty International Lussemburgo.

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"La Corte europea ha compreso che l'accattonaggio consente di provvedere ai bisogni primari e che le persone in situazioni di vulnerabilità hanno il diritto, insito nella dignità umana, di soddisfare tali bisogni primari attraverso l'accattonaggio", ha dichiarato l'esperta, secondo la quale "l'imposizione di sanzioni in tali circostanze è sproporzionata".

La crisi abitativa in Europa è diffusa e il Portogallo, la Turchia e il Lussemburgo faticano a trovare soluzioni. 

"Se comprendiamo che il diritto internazionale in materia di diritti umani, come interpretato dalla Corte europea, non consente di vietare la mendicità in generale, il Lussemburgo non dispone di alcuna norma giuridica, ad esempio nel codice penale, che la vieti", ha affermato Pérez Solla.

"Cioè, anche se i consigli comunali possono adottare regolamenti di polizia, il loro contenuto non deve contraddire la legislazione sui diritti umani", ha aggiunto.

Allo stato attuale, il divieto di accattonaggio rimane in un limbo giuridico. Il governo del Paese ha promesso di portare avanti una serie di riforme del Codice penale lussemburghese che dovrebbero porre fine all'incertezza intorno alla misura, ma fino ad allora il divieto continuerà a essere applicato nella capitale.

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Secondo il governo, la riforma non vieterà l'accattonaggio a livello nazionale - cosa che sarebbe contraria alle leggi europee - ma darà più spazio di manovra alle autorità comunali.

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