Gaza, liberati due ostaggi: decine di morti negli attacchi di Israele

I due ostaggi israeliani liberati lunedì dalle forze speciali israeliane
I due ostaggi israeliani liberati lunedì dalle forze speciali israeliane Diritti d'autore Euronews
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Di Gabriele Barbati
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Decine di morti e di feriti in raid di Israele su Gaza nelle prime ore di lunedì. I raid hanno preceduto il salvataggio di due ostaggi israeliani da parte delle forze speciali nell'area di Rafah, nel sud della Striscia

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L'esercito israeliano ha liberato due ostaggi a Rafah lunedì, in un'operazione che ha causato decine di morti palestinesi, a poche ore dalla scontro a distanza tra Israele e Stati Uniti sull'opportunità di procedere a un assalto finale a Hamas nel sud della Striscia di Gaza.

I due ostaggi si chiamano Fernando Simon Marman, di 60 anni, e Louis Har, di 70 anni, entrambi rapiti nel kibbutz Nir Yizhak lo scorso 7 ottobre e in buone condizioni di salute. 

Idf: La liberazione degli ostaggi è stata "complessa"

"Dall'inizio dello scontro a fuoco nell'appartamento, i soldati hanno protetto Louis e Fernando con i loro corpi ed è iniziata un'audace battaglia con un pesante scambio di fuoco, in più punti contemporaneamente, con molti terroristi" ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano (le Forze di difesa israeliane, o Idf), Daniel Hagari.

I due ostaggi, con doppia cittadinanza israeliana e argentina, liberati in un'operazione notturna, hanno affermato di essere stati tenuti prigionieri nella casa di una famiglia a Rafah.

Almeno una settantina di palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei che hanno preceduto il blitz delle forze speciali israeliane, secondo fonti ospedaliere di Gaza, ma le vittime potrebbero essere oltre cento secondo media locali. Secondo video diffusi da attivisti palestinesi, sono stati colpite anche delle tendopoli che ospitano gli sfollati al confine con l'Egitto.

Decine di feriti sono stati trasportati all'ospedale Al Najar e quello del Kuwait a Rafah e all'ospedale Europeo a Khan Younis.

“Israele continua a colpire i civili e porta la guerra a Rafah per cacciare via la popolazione palestinese" ha denunciato il ministero degli Esteri palestinese. Hamas ha condannato agli attacchi su Rafah come un "ampliamento della portata dei massacri che sta commettendo contro il nostro popolo".

L'avvertimento Usa su Rafah: "Serve piano credibile per i civili"

Gli attacchi arrivano poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avvertito il primo ministro Benjamin Netanyahu che Israele non dovrebbe condurre un'operazione militare contro Hamas a Rafah senza un piano "credibile e fattibile" per proteggere i civili.

Nel chiedere venerdì ai militari un piano di evacuazione per la popolazione di Rafah, in vista di un assalto finale a Hamas, Netanyahu ha parlato di "corridoi" per i civili, senza specificare però verso quale destinazione: se verso la parte settentrionale della Striscia semi-distrutta o verso l'Egitto, che però ha rafforzato militarmente il confine con Gaza.

Nonostante sia stata bombardata più volte negli ultimi quattro mesi, quella di Rafah, è stata considerata la zona sicura dove trovare rifugio. Nell'area, al confine con l'Egitto, sono progressivamente sfollate circa un milione e mezzo di persone.

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