Guerra in Ucraina, un attacco russo sulla regione di Kherson uccide due volontari francesi

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Di Michela Morsa
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Nell'attacco sulla regione meridionale dell'Ucraina sono stati feriti altri tre stranieri e un cittadino ucraino. Nella notte Kiev ha affondato una nave da guerra russa nel Mar Nero. Attesa per la Corte dell'Aia che dovrà decidere se procedere nei confronti della Russia accusata di genocidio

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Un attacco russo ha ucciso giovedì, primo febbraio, due operatori umanitari volontari francesi nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale. Il governatore della regione ha dichiarato su Telegram che nel raid con i droni, avvenuto nel pomeriggio sulla città di Beryslav, sono stati feriti anche altri tre stranieri e un cittadino ucraino

Nei pressi della città orientale di Donetsk è ripresa l'evacuazione degli insediamenti in prima linea come Vuhledar, Mariinka e Kurakhove a causa del pericolo dei combattimenti in corso e dei frequenti bombardamenti.

L'Ucraina affonda una nave da guerra russa

Il Servizio di intelligence ucraino ha pubblicato un video che mostrerebbe il successo di un attacco notturno con diversi droni marini contro una nave da guerra russa vicino alla Crimea occupata, nel Mar Nero. Kiev riferisce che è stata affondata la corvetta missilistica "Ivanovets". Il filmato, molto sgranato, termina con le immagini della nave che si abbassa, esplode e affonda in acqua. 

La versione dell'Ucraina è confermata dai funzionari occidentali, che parlano di droni a lungo raggio senza equipaggio, e dai principali blogger militari russi. Mosca non ha ancora rilasciato alcun commento.

Secondo i media ucraini le operazioni russe di ricerca e salvataggio nell'area "sono state infruttuose", il che significherebbe che tutti e quaranta membri dell'equipaggio sono morti. 

Il rimpallo di accuse tra Mosca e Kiev sull'incidente aereo

Il portavoce della Direzione principale dell'intelligence ucraina Andriy Yusov ha dichiarato ai media nazionali che, nonostante le richieste di Kiev, Mosca si è finora rifiutata di consegnare i corpi dei 65 prigionieri di guerra ucraini che la Russia sostiene siano stati uccisi in un abbattimento aereo nei pressi di Belgorod. Yusov ha spiegato che lo status dei soldati è immutato: ufficialmente sono ancora considerati prigionieri, non uccisi.

Ad abbattere l'aereo, secondo il Cremlino deliberatamente, è stata l'Ucraina. Mosca sostiene che sul velivolo ci fossero decine di prigionieri di guerra ucraini pronti per essere scambiati con omologhi russi, mentre Kiev afferma che lo scambio era stato annullato e che la presenza del velivolo, che avrebbe trasportato missili, non era stata segnalata.  

La Corte dell'Aia si pronuncerà sull'accusa di genocidio

La Corte internazionale di giustizia dell'Aia, la più alta corte delle Nazioni Unite, deciderà oggi, venerdì 2 febbraio, se il caso intentato dall'Ucraina contro la Russia per genocidio potrà andare avanti

Kiev sostiene che Mosca ha violato la Convenzione sul genocidio del 1948 affermando che era necessaria un'invasione per fermare un presunto genocidio di russofoni nell'Ucraina orientale. Il caso è stato sottoposto alla Corte pochi giorni dopo l'invasione da parte della Russia, avvenuta il 24 febbraio 2022.

La Corte ha già emesso misure di emergenza nel marzo 2022 per questo caso, ordinando alla Russia di fermare immediatamente le sue operazioni militari in Ucraina.

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