Dopo due anni di paralisi raggiunto un accordo tra Londra e il Partito unionista democratico dell'Irlanda del Nord. Donaldson: verrà ripristinata la condivisione del potere
Il Partito unionista democratico (Dup) dell'Irlanda del Nord ha raggiunto un accordo con il governo del Regno Unito per porre fine al boicottaggio istituzionale di circa due anni dopo la sconfitta elettorale contro lo Sinn Fein, la formazione che da oltre un secolo lotta per la causa indipendentista. L'accordo, che potrebbe essere rivelato a breve, si basa sul funzionamento delle regole commerciali post-Brexit che gli consentirà di tornare a far parte del governo di coalizione della regione.
L'Irlanda del Nord è rimasta senza un governo per quasi due anni dopo che il partito di destra nordirlandese ha lasciato il governo per protestare contro le regole commerciali: secondo Dup creavano barriere con il resto del Regno Unito e minavano il posto dell'Irlanda del Nord al suo interno.
Jeffrey Donaldson, il leader del Dup, ha affermato che la fazione politica ripristinerà la condivisione del potere in Irlanda del Nord, a condizione che il governo britannico presenti e approvi nuove misure legislative come concordato nel corso dei negoziati delle ultime settimane. Secondo Donaldson il pacchetto di misure, una volta adottato, costituirà la base per il ripristino effettivo del governo nella nazione devoluta britannica. Donaldson ritiene che l'accordo salvaguarderebbe la posizione dell'Irlanda del Nord all'interno del Regno Unito ed eliminerebbe dal punto di vista degli unionistii controlli sulle merci che circolano all'interno del Regno Unito e arrivano in Irlanda del Nord.
Lo stallo politico ha provocato a gennaio un maxi sciopero di 24 ore dei lavoratori pubblici che lamentano, tra le altre cose, le differenze salariali rispetto ai loro omologhi nel resto del Regno Unito.