Nuova giornata di proteste nella capitale della Serbia contro i risultati dell'elezioni dello scorso 17 dicembre. Le autorità hanno approvato un nuovo voto in trenta seggi elettorali, ma le opposizioni hanno chiesto ai cittadini di boicottare la chiamata alle urne
Mentre va in scena una protesta nel centro di Belgrado, i cittadini serbi sono tornati a votare in trenta degli oltre ottomila seggi del Paese, soprattutto a Pozarevac e Leskovac, Serbia occidentale e meridionale. Il nuovo voto arriva dopo circa due settimane di proteste da parte delle opposizioni che denunciano presunti brogli avvenuti durante le elezioni del 17 dicembre. Il movimento "Serbia contro la violenza" ha chiesto di boicottare la ripetizione delle elezioni.
Migliaia in piazza contro i presunti brogli alle elezioni
Sabato, 30 dicembre, migliaia di persone si sono riunite in una manifestazione a Belgrado accusando le autorità populiste del presidente serbo Aleksandar Vučić di aver orchestrato una frode durante la recente chiamata alle urne. La protesta è giunta al culmine di quasi due settimane di proteste di piazza contro le diffuse irregolarità denunciate durante le elezioni parlamentari e locali del 17 dicembre, segnalate anche dagli osservatori elettorali internazionali.
La protesta degli studenti in piazza a Belgrado
Venerdì un gruppo di studenti ha inscenato una protesta in una delle vie principali della capitale serba contro il governo populista di Vučić. Gli studenti hanno montato tende, tavoli e sedie, hanno portato cibo e coperte e suonato musica nel loro accampamento improvvisato.