Viaggio a Ventimiglia, la frontiera blindata per i migranti al confine tra Italia e Francia

Manifestazione per la libera circolazione delle persone a Ventimiglia
Manifestazione per la libera circolazione delle persone a Ventimiglia Diritti d'autore MIGUEL MEDINA/AFP or licensors
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Di Greta Ruffino
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Anche se i respingimenti dei migranti al confine italo francese sono stati dichiarati illegali dalla Corte di giustizia europea, la Francia ha adottato la linea dura bloccando chi tenta di entrare nel Paese. Una crisi umanitaria senza fine per chi è in cerca di una vita migliore

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Cosa accade lungo le frontiere interne europee quando quelle esterne sono sotto pressione a causa dell’incremento dei flussi dei migranti? Quando Lampedusa è al collasso, cosa accade a Ventimiglia, la porta occidentale d’Italia verso il Nord Europa?

La città di Ventimiglia ha fatto da sfondo a una crisi migratoria permanente.

Dal 2015 la Francia ha rinnovato la sospensione della libertà di circolazione, bloccando in questa città di frontiera italiana i migranti che cercano di raggiungere il Nord Europa.

Ogni domenica Filippo Lombardo, un pensionato di Ventimiglia, accompagna le famiglie di migranti respinte dalla polizia francese alla stazione di polizia. "Gli ultimi 15 chilometri sono veramente una violenza psicologica e morale soprattutto da parte dell'Europa nei confronti di gente che ormai non può tornare indietro", racconta Filippo che sottolinea come "tutti nessuno escluso, se sono arrivati fino in frontiera e sono stati respinti dalla polizia francese, vogliono tornare in stazione per ritentare".

Dichiarati illegali i respingimenti della Francia

La polizia francese passa al setaccio ogni treno per impedire ai rifugiati di entrare nel Paese. "Al momento siamo nella fascia bassa dei fermi, con circa 80 persone fermate al giorno" dice Vincent Kasprzyk, il comandante della polizia di frontiera di Mentone, raccontando che "il record è di 300 fermi in un solo giorno".

La Corte di giustizia dell'Ue ha dichiarato che i respingimenti francesi sono illegali.

Le Ong sostengono che i controlli alle frontiere hanno hanno rallentato il turnover dei migranti, ma la crisi umanitaria è ancora in corso. "È una crisi continua e silenziosa che ovviamente non ha le proporzioni di quella del Mediterraneo ma che purtroppo avviene qui anche al centro dell'Europa", spiega Jacopo Colomba, consulente legale della Ong Weworld.

Si stima che quasi 50 migranti siano morti nel tentativo di attraversare la Francia dal 2015.

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