Oggetto non identificato nei cieli polacchi: si tratterebbe di un razzo russo

Nella foto missili Patriot acquistati dagli Stati Uniti l'anno scorso - Varsavia, 6 febbraio 2023
Nella foto missili Patriot acquistati dagli Stati Uniti l'anno scorso - Varsavia, 6 febbraio 2023 Diritti d'autore Michal Dyjuk/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Stefania De Michele
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"Un razzo russo ha invaso lo spazio aereo della Polonia. Ne abbiamo la conferma dai nostri radar e da quelli degli alleati della Nato" ha detto il capo di Stato maggiore dell'esercito polacco

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Formalmente un oggetto non identificato, ma "tutto indica che si tratti di un razzo russo", è penetrato nei cieli della Polonia per circa 40 chilometri ed è uscito dai radar appena tre minuti dopo esservi entrato. Non sarebbe la prima volta che dei razzi attraversano lo spazio aereo polacco.

Nel novembre del 2022 un missile era caduto su un terreno agricolo vicino al confine della Polonia con l'Ucraina, uccidendo due persone. All'inizio Varsavia si era detta convinta si trattasse di un razzo di fabbricazione russa, in seguito si era scoperto che il missile era stato lanciato dalla contraerea ucraina.

Ma in questa occasione il capo di Stato maggiore dell'esercito polacco, Wieslaw Kukula, non ha dubbi: "Un razzo russo ha invaso lo spazio aereo polacco. Ne abbiamo la conferma dai nostri radar e da quelli degli alleati della Nato".

Dove è finito il presunto razzo russo?

Il luogo in cui il presunto razzo è scomparso dai radar e la sua direzione rimangono sconosciuti: i vertici dell'esercito hanno avviato le operazioni di ricerca. Non sono state segnalate esplosioni o vittime.

Il governatore della provincia di Lublino, nella Polonia orientale, Krzysztof Komorski, ha dichiarato al portale di notizie Onet che l'oggetto è stato rilevato dalle strumentazioni vicino alla città di Hrubieszow, dove si trova un valico di confine con l'Ucraina.
Komorski ha detto di non avere informazioni che indichino un impatto nella provincia di Lublino.

Il primo ministro Donald Tusk ha convocato una riunione con il ministro della Difesa, i comandanti militari e i capi degli organismi di sicurezza nazionale, seguita da una riunione dell'Ufficio di sicurezza nazionale con il presidente Andrzej Duda, comandante supremo delle forze armate polacche. 

Duda ha dichiarato, tramite un assistente, che "al momento non c'è nessuna minaccia".

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato su X di aver parlato con il presidente Duda dell'incidente missilistico in Polonia: "La Nato è solidale con il nostro prezioso alleato, sta monitorando la situazione e noi rimarremo in contatto man mano che i fatti verranno accertati. La Nato resta vigile".

Sull'Ucraina piovono droni e missili

La Polonia confina con l'Ucraina, che è anche il confine dell'Unione europea e della Nato con la stessa Ucraina

L'attacco notturno della Russia con 158 droni e missili su obiettivi sensibili ucraini è il più grande dal febbraio scorso, secondo i funzionari di Kiev. Non è chiaro se l'oggetto segnalato dalla Polonia sia collegato a questo attacco.

"Come risultato di attacchi così massicci, questo può accadere. Il nemico sta attaccando i nostri territori di confine, anche a ovest", ha dichiarato Yurii Ihnat, portavoce dell'aeronautica militare ucraina, alla televisione nazionale, in merito all'incidente.

Questo è un altro segnale per i nostri partner di rafforzare la difesa aerea ucraina
Yurii Ihnat
portavoce dell'aeronautica militare ucraina

La Russia non ha fornito alcun commento sulla vicenda.La Polonia offre sostegno all'Ucraina attraverso aiuti militari, umanitari e politici.

Può considerarsi un attacco alla Nato?

Secondo gli analisti, un presunto razzo russo nei cieli della Polonia, Paese Nato, non può considerarsi come la premessa a una guerra tra l'Alleanza e la Russia, anche per il fatto che la provenienza del missile non è accertata e - anche se lo fosse - non si tratterebbe di uno sconfinamento deliberato.
Già nella precedente circostanza, quella del 15 novembre 2022, il Pentagono aveva ribadito che "ogni centimetro di territorio Nato va difeso".

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