La decisione è stata presa lo scorso luglio con un'apposita legge firmata dal presidente Volodymyr Zelensky con lo scopo di "abbandonare l'eredità russa"
La Chiesa ortodossa ucraina ha celebrato il Natale il 25 dicembre per la prima volta, secondo la Bbc, dal 1917. Finora, infatti, gli ortodossi ucraini hanno sempre seguito il calendario giuliano, sfasato di 15 giorni rispetto a quello gregoriano seguito dalla Chiesa romana e dalla maggior parte del mondo, posticipando quindi il Natale al 7 gennaio.
Dietro c'è una decisione politica ben precisa: lo scorso luglio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una legge per spostare ufficialmente le festività in linea con l'usanza occidentale. Una scelta dall'alto valore simbolico, esplicitamente adottata per "abbandonare l’eredità russa" come richiesto dalla popolazione, desiderosa di distanziarsi da tutto ciò che la lega agli aggressori.
Molti ucraini, infatti, hanno accolto il cambiamento con entusiasmo, considerandolo un passo positivo che rafforzerà ulteriormente la loro separazione culturale dalla Russia.
La tradizionale liturgia di Natale è stata guidata dal Metropolita Epifanii di Kiev e di tutta l'Ucraina e si è tenuta nella Cattedrale di Santa Sofia. L'accesso è stato consentito solo a 100-120 persone, a causa delle restrizioni sul livello di umidità dell'ambiente.