Manifestazioni in tutto il Paese per lo sciopero del settore terziario che chiede il rinnovo del contratto. In uno dei giorni più caldi per il commercio, le associazioni assicurano l'apertura dei negozi
Oltre 5 milioni di persone sono chiamate alla mobilitazione da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs in tutta Italia per lo sciopero del settore terziario, a soli tre giorni dal Natale. La protesta nasce per il mancato rinnovato del contratto nazionale. Rinnovo che viene posticipato da tre anni.
"Il contratto ci spetta!" il titolo della manifestazione, che coinvolge anche distribuzione moderna organizzata, distribuzione cooperativa, alberghi, pubbliciesercizi, ristorazione collettiva e commerciale, agenzie diviaggi e aziende termali
Negozi aperti durante lo sciopero del settore terziario
Comunque "i negozi saranno aperti", assicura Federdistribuzione, l'associazione della distribuzione moderna organizzata, impegnata a ridurre al massimo i disagi per i clienti in una delle giornate più calde dell'anno per loshopping. Federdistribuzione rimarca che lo sciopero "non aiuta" in questa fase della trattativa e attende di poter riprendere al più presto "il confronto su tutti i temi oggetto di negoziazione".
I sindacati: "Sciopero legittimo e sacrosanto"
Il sgretario generale della Cisl Luigi Sbarra ha definito lo sciopero "legittimo e sacrosanto". "Quando il filo del dialogo si interrompe è giusto mettere in campo tutti gli strumenti di mobilitazione", ha Sbarra sui social media. Dopo gli scioperi contro la Manovra che hanno visto l'adesione solo di Cgil e Uil, i tre sindacati marceranno uniti per i contratti del terziario. Le manifestazioni sono state organizzate a Roma, Napoli, Milano e Palermo.
"Bisogna tutelare i salari dall'inflazione ed innovare le relazioni sindacali in questo settore centrale e strategico per tutta l'economia del Paese. Le associazioni datoriali non possono fare orecchie da mercante: devono assumersi le loro responsabilità , aprendo alle richieste precise dei sindacati di categoria. Si riprenda subito il confronto e le trattative per assicurare ai lavoratori dei comparti il sacrosanto diritto alla contrattazione. I lavoratori meritano più rispetto e considerazione", ha aggiunto Sbarra.
Difficoltà tra dipendenti e commercianti
Nei giorni scorsi anche Confcommercio e Confesercenti avevano manifestato la loro disponibilità al confronto immediato "a tutto tondo", senza alcuna condizione nella discussione. Ledifficoltà del negoziato sarebbero soprattutto sulla parte normativa del contratto, su temi come la stagionalità, la flessibilità negli orari, l'inquadramento professionale, i permessi retribuiti e la quattordicesima. Secondo fonti di Confcommercio, sulla parte salariale, invece, le distanze sarebbero "non incolmabili". Anche per alcune fonti sindacali, l'auspicio è quello di poter riprendere la trattativa nelle prime settimane di gennaio per arrivare rapidamente alla firma.