La scossa ha interessato numerosi villaggi causando anche centinaia di feriti. Un secondo terremoto ha scosso la provincia dello Xinjiang senza causare vittime
I soccorsi proseguono senza sosta per far fronte al forte terremoto che nella notte ha scosso violentemente le province nordoccidentali cinesi del Gansu edel Qinghai. Le temperature gelide e i blackout dovuti al collasso della rete elettrica stanno mettendo a dura prova la popolazione.
I media statali hanno segnalato finora 110 morti e più di 200 feriti, di cui 96 nel Gansu e 124 nel Qinghai. Il sisma ha causato danni significativi alle case e spinto le persone a uscire in strada alla ricerca di luoghi sicuri.
Le temperature sono scese ben al di sotto dello zero nel nord della Cina, a causa di un'ondata di maltempo eccezionale: le immagini di una delle aree dal terremoto più colpite, trasmesse dal network statale Cctv, hanno mostrato i residenti che si scaldavano accanto a un fuoco mentre i servizi di emergenza montavano le tende e altre strutture di assistenza d'urgenza.
L'epicentro del sisma è stato rilevato a circa cento chilometri a sudovest di Lanzhou, capoluogo del Gansu. L'agenzia statale Xinhua ha riferito che il terremoto, avvertito anche a Xi'annella provincia settentrionale dello Shaanxi, a circa 570 chilometri di distanza, è stato di magnitudo 6,2.
Una seconda scossa di terremoto colpisce lo Xinjiang
Un altro terremoto di magnitudo 5.5 è stato registrato nel sud dello Xinjiang, nella Cina occidentale, alle 9:46 ora locale (le 2:46 in Italia), secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
I residenti della città di Atux, nella prefettura autonoma di Kizilsu Kirgiz, hanno riferito a Xinhua di aver avvertito distintamente il sisma. Secondo l'agenzia di stato cinese la scossa non ha causato vittime.
Secondo l'ufficio sismico regionale, l'epicentro si trova in una zona montuosa a circa 1.400 metri di altitudine, lontano dalle aree urbane. Il villaggio più vicino dista 38 chilometri.