Stallo al Consiglio di sicurezza dell'Onu, voto posticipato su una nuova risoluzione per Gaza

Sfollati palestinesi  all'interno di una scuola gestita dalle Nazioni Unite a Rafah durante il cessate il fuoco tra Hamas e Israele di inizio mese
Sfollati palestinesi all'interno di una scuola gestita dalle Nazioni Unite a Rafah durante il cessate il fuoco tra Hamas e Israele di inizio mese Diritti d'autore Hatem Ali/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Gabriele Barbati
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La risoluzione proposta dagli Emirati arabi uniti chiede l'accesso degli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza e un futuro per la Striscia sotto l'Autorità palestinese. Ma non condanna Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. Nei giorni scorsi gli Usa hanno messo il veto a una bozza simile

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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dovrebbe votare una proposta per chiedere a Israele e Hamas di consentire l'accesso di aiuti a Gaza e di istituire un monitoraggio Onu dell'assistenza umanitaria. Il voto, previsto per lunedì 18 dicembre, è stato posticipato a martedì. 

Lo riporta la Reuters citando fonti diplomatiche, secondo cui la risoluzione dipende dai negoziati tra gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti, che hanno redatto il testo. 

La bozza di risoluzione "chiede una cessazione urgente e sostenibile delle ostilità per consentire un accesso umanitario sicuro".

Il 9 dicembre gli Stati Uniti avevano posto il veto a una risoluzione più decisa del Consiglio che chiedeva una tregua nei combattimenti a Gaza. La settimana scorsa, l'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato una risoluzione simile (comunque non vincolante) con 153 voti favorevoli, 10 contrari e 23 astensioni, su 193 Stati membri. 

Di qui il nuovo tentativo dei Paesi arabi al Consiglio. La bozza cita anche il sostegno alla soluzione dei "due Stati" e l'importanza di unificare la Striscia di Gaza e la Cisgiordania sotto l'egida dell'Autorità palestinese, ma non nomina Hamas.

Nonostante gli inviti al rispetto della popolazione civile coinvolta nel conflitto a Gaza, l'amministrazione americana continua a sostenere la posizione del governo di Israele, secondo cui un nuovo cessate il fuoco favorirebbe una riorganizzazione di Hamas e degli altri gruppi armati della Striscia di Gaza. 

 "Mi auguro che le Nazioni Unite possano oggi approvare il documento che invita a un cessate il fuoco per favorire l'ingresso di aiuti umanitari. L'Italia certamente sosterrà questa iniziativa" ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Tuttavia, ha aggiunto Tajani, "per le precedenti risoluzioni Onu, ci siamo astenuti due volte perché il testo proposto non esprimeva alcuna condanna nei confronti di Hamas".

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