Veto di Orbán all'adozione di un nuovo pacchetto di sostegno da 50 miliardi di euro per l'Ucraina. In mattinata tuona: Ue sblocchi i nostri fondi o niente aiuti a Kiev. C'è però il via libera all'apertura dei negoziati di adesione
La sintesi del primo giorno del Consiglio europeo a Bruxelles potrebbe essere riassunta con il tweet delle 2:38 della mattina del primo ministro ungherese Viktor Orbán. Orbán ricorre ad un riepilogo del "turno di notte" per ricordare il veto dell'Ungheria per il nuovo pacchetto di sostegno da 50 miliardi di euro per l'Ucraina - spiegando che si tornerà sulla questione l'anno prossimo in sede di Consiglio europeo dopo un'adeguata preparazione -, e quello per la revisione del quadro finanziario pluriennale.
Poi in mattinata, in un'intervista alla radio ungherese Kossuth, Orbán rivendica tutti i fondi europei destinati all'Ungheria e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto, per dare via libera al pacchetto di aiuti per l'Ucraina. "Ho sempre detto che se qualcuno vuole modificare il bilancio - ha spiegato -, allora è una grande opportunità per l'Ungheria per chiarire che deve ottenere ciò a cui ha diritto. Non la metà o un quarto".
Non tutti d'accordo neanche con la revisione del bilancio proposta dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e discussa nel corso della prima giornata del vertice di Bruxelles fino a tarda notte. "Posso informarvi che 26 leader hanno concordato la negoziazione del bilancio, ma manca l'unanimità", ha detto Michel. "Per essere preciso - ha aggiunto il presidente del Consiglio Ue - la Svezia non era d'accordo perchè deve consultare il proprio parlamento, il che è in linea con la procedura consueta del Paese".
I leader europei hanno inoltre deciso di avviare negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia e di concedere lo status di candidato alla Georgia.I lavori proseguiranno anche oggi: sul tavolo, tra i temi, la situazione in medio oriente, sicurezza, difesa, migrazione.
Attacco di droni russi nella notte
Nella notte l'esercito russo ha attaccato con lanci di droni iraniani le regioni di Mykolaiv, Kherson, Khmelnytskyi e Poltava: l'antiaerea ucraina ha abbattuto tutti i 14 velivoli senza pilota. Inoltre, secondo lo Stato maggiore della difesa ucraina, nelle ultime 24 ore si sono verificati 110 scontri sui campi di battaglia del Paese: in totale le truppe del Cremlino hanno lanciato 4 attacchi missilistici, 50 attacchi da aerei, 56 con Mlrs contro le posizioni delle forze ucraine e aree residenziali.