Protesta contro le misure di austerità: la manifestazione contro il ripristino del Patto di stabilità e crescita è stata indetta dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces) a Bruxelles
Migliaia di persone si sono riunite martedì a Bruxelles, centro nevralgico dell'Ue, chiedendo servizi pubblici, stipendi e condizioni di vita migliori.
Molti manifestanti sono venuti da tutta Europa.
La manifestazione è stata indetta dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces) contro il nuovo Patto di stabilità e crescita, che mira a limitare il debito e il deficit dei Paesi membri.
La Ces, che rappresenta 45 milioni di iscritti, sostiene che il previsto ripristino del Patto di stabilità e crescita costringerà 14 Stati membri a tagliare complessivamente 45 miliardi di euro dai loro bilanci solo nel prossimo anno.
L'inflazione in Europa è scesa più del previsto, al 2,4% a novembre.
Si tratta del valore più basso da oltre due anni e la frenata della corsa inflattiva ha portato un po' di sollievo alle famiglie duramente colpite dagli effetti economici della pandemia e della guerra in Ucraina.
Ma l'economia si è bloccata quest'anno, registrando addirittura una contrazione dello 0,1% nel trimestre luglio-settembre, secondo Eurostat, l'agenzia statistica del blocco dei 27 Paesi Ue.
Il Patto di stabilità e crescita, che spesso si è rivelato difficile da applicare ed è stato fonte di tensioni, è stato sospeso durante la pandemia di Covid, ma dovrebbe essere riattivato nel 2024.
Le regole attuali stabiliscono che il debito pubblico totale degli Stati membri non deve superare il 60% del loro prodotto interno lordo e il loro deficit annuale deve essere mantenuto al di sotto del 3%.
Secondo gli ultimi dati dell'Ue, i tassi più alti di debito pubblico in rapporto al PIL sono stati registrati in Grecia con il 166,5% e in Italia con il 166,5%.