Grecia, Erdoğan ad Atene. Cooperazione e immigrazione al centro dello storico incontro

Recep Tayyip Erdoğan e Kyriakos Mitsotakis ad Atene
Recep Tayyip Erdoğan e Kyriakos Mitsotakis ad Atene Diritti d'autore ERT via AP
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Di Maria Michela D'Alessandro
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Il presidente turco in Grecia per la prima volta dal 2017: vogliamo trasformare l’Egeo in un mare di pace e cooperazione

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Una Atene blindata ha accolto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan in occasione del quinto Consiglio di alta cooperazione tra Grecia e Turchia.

"Vogliamo migliorare le nostre relazioni", ha detto il presidente turco durante una conferenza stampa congiunta con il premier greco Kyriakos Mitsotakis a margine dell'incontro. L'ultima volta di Erdoğan in Grecia risale al 2017. 

Firmati dalle delegazioni dei due Paesi 15 accordi per promuovere la cooperazione in un’ampia gamma di settori, e siglata una storica dichiarazione di amicizia e di buon vicinato. In quest'ultima viene sottolineato che i due Paesi riconoscono il potenziale per aumentare la prosperità e il dinamismo della regione, nonché la necessità di continuare a lavorare insieme per il bene di entrambe le società in un clima di amicizia e fiducia reciproca.

La collaborazione sul fenomeno migratorio

Tra i temi discussi durante la visita ad Atene di Erdoğan, il fenomeno migratorio, secondo il premier greco ridotto significativamente nell'ultimo periodo grazie al presidio sistematico delle frontiere terrestri e marittime di entrambi i Paesi. "Anche grazie alla cooperazione decisamente migliore tra la polizia, la guardia costiera e gli agenti di frontiera di entrambi i Paesi", ha aggiunto Kyriakos Mitsotakis, sottolineando il fatto che la cooperazione con Ankara deve e può essere ulteriormente migliorata. 

Vogliamo trasformare l’Egeo in un mare di pace e cooperazione
Recep Tayyip Erdoğan
Presidente turco

“Sento il dovere storico di portare i due Stati fianco a fianco”, ha detto Mitsotakis, spiegando di voler guardare al futuro, con responsabilità e realismo, e che intende visitare Ankara in primavera. 

La situazione a Cipro

Su Cipro però, Mitsotakis dichiara di non essere d'accordo con la Turchia: "per noi non c’è altra soluzione che le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite. Dobbiamo riavviare il dialogo da dove è stato interrotto nel 2017. Solo così si potranno compiere progressi sostanziali”, ha affermato.

Durante la conferenza stampa congiunta il premier greco ha anche aggiunto che la prossima fase del dialogo politico potrebbe essere l’approccio alla questione della delimitazione della piattaforma continentale e della cosiddetta Zona economica esclusiva (Zee) nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale, secondo la Grecia ’unica controversia che potrebbe essere sottoposta alla giurisdizione internazionale.

A proposito della questione dell'isola divisa di Cipro, Erdoğan ha auspicato il "raggiungimento di una soluzione giusta, duratura e sostenibile, basata sulla realtà dell'isola, che andrà a vantaggio dell'intera regione". Il presidente turco ha poi evidenziato le proprie aspettative per i miglioramenti richiesti dal diritto internazionale riguardo alla situazione della minoranza turca nella Tracia occidentale.

Il futuro delle relazioni tra Grecia e Turchia

Tra le promesse e i passi in avanti fatti durante l'incontro di oggi ad Atene, anche un aumento degli scambi commerciali tra Grecia e Turchia che Erdoğan intende aumentare da cinque a dieci miliardi di dollari.

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