Hong Kong, democrazia alla sbarra: alle battute finali il processo contro 47 attivisti

La protesta di "Grandma Wong", un'attivista pro democrazia, all'esterno della West Kowloon Court
La protesta di "Grandma Wong", un'attivista pro democrazia, all'esterno della West Kowloon Court Diritti d'autore Louise Delmotte/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Il processo contro gli attivisti pro democrazia a Hong Kong, 47 gli imputati. Tutti rischiano l'ergastolo per "cospirazione sovversiva"

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È alle battute finali il processo davanti ai tre giudici dell'Alta Corte di Hong Kong, che vede alla sbarra 47 attivisti democratici.
L'accusa nei loro confronti è di aver violato la contestata legge sulla sicurezza nazionale: per loro si configura il reato di "cospirazione sovversiva".

Secondo l’accusa, nel 2020 gli imputati avrebbero dato sostegno a un'elezione primaria non ufficiale per selezionare i candidati dell'opposizione: l'obiettivo era quello di assicurare ai democratici 35 o più seggi al Parlamento cittadino e rovesciare l’esecutivo allora guidato da Carrie Lam.

Tra gli imputati figurano politici, ex parlamentari, accademici e attivisti, tra cui Joshua Wong e Leung Kwok-hung, esponenti di spicco del movimento pro democrazia: tutti rischiano l'ergastolo.

Un altro nome di primo piano tra gli imputati è quello dell'imprenditore, editore e attivista hongkonghese Jimmy Lai. Il tycoon filo-democratico, 74 anni, è in prigione dal dicembre 2020 per aver partecipato a cortei non autorizzati. Deve rispondere di cospirazione e collusione con altri Paesi o “elementi esterni” e di aver agito per stampare, vendere, distribuire e riprodurre pubblicazioni definite "sediziose”.

Nel tweet di AFP: "Il processo a Jimmy Lai, un magnate dei media pro-democrazia incarcerato per crimini di sicurezza nazionale, servirà come "cartina di tornasole" per come la Cina vede le libertà di Hong Kong semi-autonoma, dice suo figlio".

Il processo si sviluppa senza una giuria.
La legge sulla sicurezza nazionale prevede infatti che il caso sia valutato da giudici selezionati per questo tipo di reati. 

La normativa era stata licenziata nonostante le contestazioni e le partecipate proteste a favore della democrazia, che hanno acceso la piazza di Hong Kong per un anno.

Hong Kong è una regione amministrativa speciale della Cina, organizzata secondo il modello "un Paese, due sistemi": gode di autonomia amministrativa e di una propria valuta, ma in particolare dal 2019 - anno in cui è stata approvata la legge sulla sicurezza - è soggetta a un controllo sempre più repressivo da parte del governo cinese.

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