In India scuole chiuse due giorni per lo smog. Tra le cause, la festa del Diwali

Smog a Nuova Delhi
Smog a Nuova Delhi Diritti d'autore Altaf Qadri/AP
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Di Euronews
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Venerdì Nuova Delhi ha chiuso per due giorni le scuole elementari, pubbliche e private, a causa di livelli di polveri sottili oltre 30 volte i limiti raccomandati dall'OMS. Residenti della capitale lamentano: "Non si respira"

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Le scuole elementari, pubbliche e private, sono rimaste chiuse a Nuova Delhi nel fine settimana, a causa della cappa di smog che ha ricoperto la capitale indiana e i suoi 30 milioni circa di abitanti. La decisione si è resa necessaria di fronte all'inquinamento registrato in città venerdì scorso, secondo il capo del governo distrettuale di Nuova Dehli, Arvind Kejriwal.

Visti i crescenti livelli di inquinamento, le scuole pubbliche e private rimarrano chiuse per due giorni
Arvind Kejriwal
Capo del governo distrettuale di Nuova Delhi

I livelli registrati di PM2.5 - le polveri ritenute più pericolose in quanto talmente sottili da entrare nella circolazione sanguigna - erano infatti circa 35 volte il massimo raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo IQAir, una società locale di monitoraggio della qualità dell'aria. 

Nuova Delhi rientra regolarmente nelle classifiche delle aree urbane più inquinate al mondo. In questa stagione, però, la città registra picchi d'inquinamento particolarmente elevati a causa dei fumi provocati dalle stoppie bruciate da migliaia di contadini nei campi dopo il raccolto, in corrispondenza delle festività induista del Diwali, che si è celebrata il 12 novembre. 

Questa pratica, vietata dalle autorità, si aggiunge alle emissioni inquinanti causate dalle industrie e dal traffico stradale in India, il paese più popoloso del mondo, rendendo la situazione difficoltosa per i residenti.

"Non si riesce quasi a respirare" lamenta Pradeep Dund, un residente di Nuova Delhi, dove molti accusano bruciore agli occhi e al petto.

Con oltre 1,4 miliardi di abitanti, l'India ha superato la Cina nel 2023 come paese più popoloso del pianeta, secondo le stime delle Nazioni Unite.

Le autorità locali hanno avvertito la popolazione di indossare mascherine anche all'aperto e che l'emergenza potrebbe persistere fino a febbraio, a causa delle temperature più fredde.

Nel 2019 sono morti 1,67 milioni di indiani per patologie riconducibili all'inquinamento atmosferico, inclusi circa diciasettemila persone a Nuova Delhi, secondo uno studio della rivista Lancet.

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