Il Paese andrà al voto per il capo dello Stato nel 2024. I cittadini votano in un clima fortemente polarizzato
Sono in corso le elezioni amministrative in Moldova: oltre 2,7 milioni di cittadini sono chiamati a eleggere 800 sindaci e 11 mila consiglieri comunali.
Il voto ha il sapore di un test elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 2024 e si svolge in una fase di forte polarizzazione tra filo-russi e pro-europei. Il Paese attualmente è candidato all'Unione europea e si aspetta che la Commissione europea e i leader dei 27 Paesi Ue si esprimano sui progressi fatti dal Paese per l'adesione all'Unione.
La presidente europeista Maia Sandu è in aperto conflitto con Mosca per l'invasione della vicina Ucraina che va avanti da febbraio 2022. Ha accusato Mosca di ordire un colpo di Stato per spodestarla dal ruolo di capo dello Stato. Secondo Sandu il governo russo a cui diversi movimenti politici sono affiliati, specialmente nella regione della Transnistria, ha tentato di aver "comprato" gli elettori, versando negli ultimi due mesi 5 milioni di dollari a "gruppi criminali" guidati dall'uomo d'affari latitante Ilan Shor.
Venerdì 2 novembre, il partito Chance, anch'esso associato a Shor, è stato escluso dalla competizione per motivi di sicurezza.
Il servizio di sicurezza nazionale moldavo ha accusato Shor di aver contribuito a far affluire nel Paese 1 miliardo di lei (50 milioni di euro) per alimentare le proteste antigovernative finalizzate a creare dissenso contro il sostegno all'Ucraina e per "comprare" i voti degli elettori.
Alexei Lungu, leader di Chance e uno dei candidati esclusi dal divieto, ha dichiarato che il partito sta suggerendo agli elettori di sostenere altri candidati indipendenti autorizzati a candidarsi.
Nella capitale Chisinau, il sindaco Ion Ceban è in corsa per un secondo mandato contro Lilian Carp del partito PAS (di cui è membro anche la presidente Maia Sandu). Ceban, che in passato aveva una posizione filorussa, ha fondato un partito filoeuropeo nel 2022, anche se il PAS lo considera ancora un potenziale alleato di Mosca.