Il ministero della Difesa georgiano regolerà le unità di volontari paramilitari dal 2024. A seguito dei recenti conflitti nell'area geografica si è assistito a un boom di candidature
Le organizzazioni di volontari militari operano in Georgia dal 2007, ma recentemente l’interesse per questa attività è aumentato. L'aggravarsi delle crisi globali, in particolare l’invasione russa in Ucraina e le recenti guerre tra Armenia e Azerbaigian, hanno portato a un rapido aumento di candidature per le unità paramilitari.
"La motivazione è uno strumento potente tra i giovani. Abbiamo sempre avuto candidati, sia a Tbilisi che nelle regioni. Tuttavia, l'aggravarsi delle situazioni di conflitto in Nagorno Karabakh e, soprattutto in Ucraina, ha influenzato il numero di richiedenti", ha detto Paata Gigauri, funzionario della Legione Giorgi Mazniashvili, una delle unità operanti nel Paese.
Per la prima volta nel prossimo codice di difesa della Georgia apparirà il termine “volontario”.Una nuova figura giuridica di pubblico servizio verrà istituita dal Ministero della difesa da gennaio 2024. In questo modo le organizzazioni saranno subordinate al Ministero, i volontari, però, non avranno lo status di dipendenti pubblici e saranno considerati riservisti durante le ostilità.
"Un capitolo speciale definisce il loro status che sarà di volontario e saranno considerati civili", ha detto il viceministro della Difesa Grigol Giorgadze.
"Saranno sostenuti in molti modi. Verranno formati ed equipaggiati. L'obiettivo principale di questa riforma è rafforzare la riserva militare".
Al momento in Georgia operano circa 10 organizzazioni di volontari. La più grande conta quasi 2000 cittadini. Negli ultimi anni sono state attivamente impegnate in situazioni di emergenza e con la nuova riforma potranno ricevere un migliore addestramento per affrontare guerre e conflitti.