Acciaio, alluminio e guerra in Medio Oriente: i temi del vertice Usa-Ue

I vertici di Ue e Stati Uniti si incontreranno per la prima volta negli ultimi due anni
I vertici di Ue e Stati Uniti si incontreranno per la prima volta negli ultimi due anni Diritti d'autore VIRGINIA MAYO/AP2005
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Di Christopher Pitchers
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Nel vertice in programma a Washington tra i rappresentanti di Unione europea e Stati Uniti si discuterà degli ultimi sviluppi in Medio Oriente, ma anche della questione dei dazi su acciaio e alluminio

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I rappresentanti di Unione europea e Stati Uniti si riuniranno a Washington nel primo vertice degli ultimi due anni.

La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel incontreranno il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: doveva essere un viaggio di routine per affrontare le questioni commerciali in sospeso, ma la situazione in Medio Oriente, con la guerra di Israele contro Hamas e l'assedio della striscia di Gaza minaccia di stravolgere l'agenda.

"Penso che questo tema non possa non essere in qualche modo all'ordine del giorno", dice a Euronews Anna-Michelle Assimakopoulou, europarlamentare greca, del Ppe.

"La prima cosa per l'Ue è parlare con una sola voce, poi potremo coordinarci con i nostri partner transatlantici", pensa Michael Bloss, eurodeputato tedesco del gruppo Verdi/Ale.

"La soluzione che si sta negoziando ora è un accordo tra l'Ue e gli Stati Uniti per promuovere la produzione di un tipo di acciaio sostenibile"
Jacob Kirkegaard
Analista senior del German Marshall Fund

I dazi su acciaio e alluminio

Europei e statunitensi dovranno comunque anche discutere della questione dei dazi doganali su acciaio e alluminio, imposti a suo tempo sulle importazioni dall'Europa dall'ex presidente Donald Trump.

Il tutto mentre l'Unione si prepara a una duplice mossa sul tema: un'indagine antisovvenzioni sui produttori di acciaio cinesi, e un accordo con gli Stati Uniti per frenare l'esportazione di metalli dal Paese asiatico.

In quest'ultimo caso, la misura poggia sulla necessità di decarbonizzare la produzione dell'acciaio, cioè abbassarne l'impatto in temini di emissioni di gas climalteranti.

"La soluzione che si sta negoziando ora è una sorta di "club del carbonio" o un accordo tra l'Ue e gli Stati Uniti per promuovere la produzione di un tipo di acciaio "sostenibile", a basse emissioni, e imporre tariffe ai Paesi che non lo producono in questo modo, cioè, ovviamente, la Cina", spiega a Euronews Jacob Kirkegaard, analista senior del German Marshall Fund.

Secondo fonti comunitarie, un accordo sarebbe vicino pure sulle materie prime critiche, fondamentali nella produzione delle batterie per i veicoli elettrici.

Ciò consentirebbe alle case automobilistiche europee di beneficiare di eventuali sussidi statunitensi concessi nell'ambito del cosiddetto Inflation Reduction Act, un piano da 369 miliardi di investimenti per l'industria a basso impatto ambientale.

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