Cinque prelati conservatori hanno organizzato un evento dal titolo "la babele sinodale". I cardinali sono preoccupati per la possibile apertura della Chiesa cattolica a temi come l'ordinazione sacerdotale per le donne e la benedizione delle coppie omosessuali
Alla vigilia dell'attesissimo Sinodo sulla sinodalità alcuni cardinali conservatori hanno organizzato un contro-evento dal titolo "la babele sinodale". I cinque religiosi hanno espresso le loro preoccupazioni sulla possibile apertura della Chiesa cattolica a temi tabù.
Sul podio dell'anti-sinodo il cardinale statunitense Raymond Burke. Lo scorso luglio insieme agli altri quattro porporati aveva inviato una lettera formale al Papa dal titolo “I cinque dubia” chiedendo di illustrare i temi in programma al Sinodo. “La preoccupazione principale è che il Papa autorizzi cose che non sono contenute nella dottrina cattolica o che la contraddicono come il diaconato alle donne e la benedizione delle unioni gay”.
Le polemiche dei cardinali ribelli
La polemica è iniziata quando i cinque prelati hanno inviato a Francesco l'elenco delle cinque domande,pubblicate poi per tutti lunedì, due giorni prima dell'inizio del Sinodo.
In risposta il Vaticano ha pubblicato una lettera che il Papa aveva inviato ai cardinali l'11 luglio, un giorno dopo aver ricevuto le domande. Nel documento Francesco suggerisce che le benedizioni delleunioni di coppie LGBT+ potrebbero essere studiate se non si confondesse la benedizione con il matrimonio sacramentale.
Con la loro lettera i cardinali hanno spiegato che non intendono in alcun modo mettere in discussione l'autorità papale, ma suggeriscono che le idee di Francesco non siano molto in linea con i valori cattolici.
"I cinque dubia non riguardano la figura del Santo Padre. Per loro natura sono espressione della doverosa venerazione verso l’ufficio petrino e verso il successore di san Pietro”, ha detto il cardinale Burke durante l'evento.
"La Chiesa non ha mai insegnato che il Pontefice abbia un dono speciale per costituire la propria dottrina. Il Santo Padre è il primo maestro del deposito della fede, sempre vivo e dinamico in sé”.
L'apertura del Sinodo alle donne
Nello stesso giorno, presso la Basilica di Santa Prassede a Roma, si è svolta la Conferenza sull’ordinazione sacerdotale e diaconale delle donne.
I membri hanno espresso la speranza che questo Sinodo, nel quale per la prima volta potranno votare anche le donne, porterà una svolta nella comprensione del loro ruolo all'interno dell'istituzione religiosa, in particolar modo con la loro ammissione all'ordine sacro.