All'interno di un carcere in Ecuador.

Ecuador: esercito e polizia contro i "boss del carcere"

Oltre 2.300 militari e agenti di polizia dell'Ecuador hanno fatto irruzione a sorpresa, giovedì 14 settembre, in varie carceri del Paese alla ricerca di armi, droga e telefoni cellulari. E ne hanno trovati in quantità industriale...

Oltre 2.300 militari e agenti di polizia dell'Ecuador hanno fatto irruzione a sorpresa, giovedì 14 settembre, in varie carceri del Paese alla ricerca di armi, droga e telefoni cellulari. E ne hanno trovati in quantità industriale...

Una delle carceri si trova a Esmeraldas, dove più di un mese fa i detenuti si sono ribellati ed esplosioni simultanee hanno colpito diverse zone della stessa città.

Il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso ha confermato sui social media che l'intervento di polizia ed esercito mira a "fermare le organizzazioni criminali e i loro collaboratori corrotti".

Secondo le autorità, le bande criminali hanno fatto delle carceri i loro centri di comando, da dove organizzano e fanno eseguire aggressioni, omicidi, rapine, rapimenti ed estorsioni.

Il caos è scoppiato a Esmeraldas il 25 luglio scorso, quando i detenuti hanno provocato disordini all'interno del carcere, tenendo in ostaggio funzionari e guardie carcerarie.

All'esterno, la polizia ha dovuto disattivare ordigni esplosivi collocati in strutture pubbliche e stazioni di servizio.

Un'operazione simile è in corso nel penitenziario Litoral di Guayaquil, uno dei più pericolosi del sistema carcerario ecuadoriano, dove in passato si sono verificati anche sanguinosi massacri.

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