Nella rissa tra i sostenitori dell'AEK Atene e della Dinamo Zagabria sono rimasti feriti altri 8 tifosi. La polizia ha arrestato quasi 100 persone, per lo più croati. La Uefa ha rinviato la partita tra le due squadre
Nella notte di lunedì un tifoso dell'AEK Atene di 29 anni è morto in un ospedale della capitale greca dopo essere stato accoltellato in una rissa con i tifosi della Dinamo Zagabria dove sono rimasti feriti altri otto tifosi, cinque croati e tre greci, in ospedale ma non in pericolo di vita.
Lo scontro, scoppiato alla vigilia della partita di qualificazione tra le due squadre alla Champions League, è avvenuto nei pressi dello stadio Agia Sophia (meglio conosciuto come Opap Arena) a Nea Filadelfeia, nella periferia della città.
La polizia ha arrestato 98 persone, tra cui 92 croati, un austriaco, un bosniaco, un albanese, un tedesco e due greci. Ai sostenitori della Dinamo Zagabria era stato vietato viaggiare dalla Croazia alla Grecia, ma almeno un centinaio di ultras è arrivato ad Atene a bordo di diverse auto private.
I media locali riferiscono che poco prima di mezzanotte è stato proprio il gruppo in trasferta ad attaccare i tifosi greci, che si trovavano in un bar di fronte allo stadio dell'AEK, dove erano andati ad assistere all'allenamento della squadra. Nei video che circolano sui social media si vede come diverse persone con il volto coperto inizino ad attaccare i sostenitori dell'AEK.
Secondo quanto riportato dalla televisione privata greca SKAI, i giocatori della Dinamo Zagabria, che si erano allenati anche loro all'Opap Arena, hanno dovuto essere portati in albergo sotto scorta della polizia,
La Uefa ha deciso di rinviare il match a data da destinarsi, probabilmente il 18 o il 19 agosto. La partita di ritorno, invece, prevista per martedì 15 agosto a Zagabria, si disputerà come previsto.