Sono ormai sette mesi che gli israeliani scendono in strada per protestare, mentre a giorni la Knesset, il Parlamento israeliano, dovrebbe approvare una parte della tanto discussa riforma della giustizia
Decine di migliaia di persone, martedi, hanno bloccato le strade di Tel Aviv per l'ennesima "Giornata della Resistenza", per dimostrare il proprio dissenso alla riforma della giustizia voluta dal governo del primo ministro B****enjamin Netanyahu.
Non sono mancati disordini e scontri con la polizia.
Sono ormai sette mesi che gli israeliani scendono in strada per protestare, mentre a giorni la Knesset, il Parlamento israeliano, dovrebbe approvare una parte della tanto discussa riforma.
I manifestanti hanno bloccato autostrade e stazioni ferroviarie. Il loro piano è di marciare verso Gerusalemme.
Interviene Biden
Ha destato scalpore in Israele un articolo del "New York Times", secondo cui il presidente americano Joe Biden avrebbe consigliato a Netanyahu dibloccare la sua riforma giudiziaria, in assenza di un vasto consenso nazionale.
Queste informazioni sono state raccolte e divulgate dall'opinionista Thomas Friedman, che ieri è stato convocato alla Casa Bianca da Biden, poco dopo che questi aveva ricevuto il presidente israeliano Isaac Herzog e all'indomani di una sua telefonata con Netanyahu.
Secondo Friedman, Biden vorrebbe che l'iter parlamentare della riforma sia bloccato del tutto. La sua impressione è che il presidente tema che altrimenti qualcosa "possa spezzarsi" nella democrazia israeliana, e di conseguenza nelle relazioni fra Israele ed Usa.
Dall'ufficio di Netanyahu non è giunta finora alcuna reazione.
Lo stesso presidente Isaac Herzog, mercoled`pimeriggio, terrà un discorso al Congresso degli Stati Uniti, a Washington.