Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a margine dell'incontro con il presidente Recep Tayyp Erdogan e il primo ministro svedese Ulf Kristersson
"Sono felice di annunciare che dopo l'incontro, il presidente Erdogan ha concordato di trasmettere alla Grande assemblea nazionale il prima possibile il protocollo di adesione della Svezia alla Nato". Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su Twitter a margine dell'incontro tra il capo dello Stato turco e il primo ministro svedese Ulf Kristersson.
Recep Tayyp Erdogan farà cadere così il veto sull'ingresso del Paese scandinavo nell'alleanza atlantica. "Si tratta di una svolta storica che rende la Nato e i suoi alleati più forti e più sicuri", ha detto Stoltenberg.
Ma la priorità in cima all'agenda dei leader dell'Alleanza riuniti per un vertice di due giorni in Lituania sarà l'Ucraina.
Individualmente, i membri della Nato continuano a fornire sostegno militare a Kiev, che gode anche di un'ampia apertura sul dosseir adesione. Quello che manca è un calendario: l'assenza di una tabella di marcia rende perciò opaco l'iter.
L'Ucraina spera almeno in solide garanzie di sicurezza.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, non dà maggiori delucidazioni: "Abbiamo ribadito più volte che, naturalmente, spetta agli alleati e all'Ucraina decidere quando è il momento giusto perché diventi un membro a pieno titolo", dice.
Viktorija Čmilytė-Nielsen, presidente del parlamento lituano, chiede un percorso più chiaro: "Riaffermiamo la nostra unità e indichiamo all'alleanza la necessità di dare un chiaro messaggio all'Ucraina in relazione alla sua adesione alla Nato. Inoltre, il blocco deve concordare una chiara tabella di marcia, dire come tutto questo avverrà".
Alla vigilia del vertice, l'Ucraina avevaricevuto una dichiarazione congiunta di sostegno dai parlamenti dei suoi alleati baltici.
In vista dell'incontro di Vilnius, Mosca aveva avvertito che l'adesione dell'Ucraina alla Nato sarebbe considerata un pericolo per la Russia.
Un portavoce del Cremlino ha dichiarato che l'eventualità produrrebbe una "reazione abbastanza comprensibile e ferma da parte di Mosca".