Biden fornirà armi speciali agli ucraini. Kiev: "Le useremo responsabilmente"

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L'Ucraina si impegna per iscritto a minimizzare i danni sui civili. Per Washington "decisione difficile" dovuta alla lentezza della controffensiva ucraina

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All'interno del pacchetto di aiuti militari all'Ucraina pari a 800 milioni di dollari annunciato dagli Stati Uniti a marzo 2023 ci sono veicoli corazzati come i Bradley e Stryker e soprattutto la consegna di bombe a grappolo.

Lo ha confermato il sottosegretario per la Difesa, Colin Kahl, spiegando che Kiev riceverà munizioni a grappolo migliorate a doppio scopo (DPICM). Il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan ha riferito che il presidente Usa Joe Biden ha preso la decisione sulla base del consenso unanime del Consiglio per la sicurezza nazionale e consultando gli alleati e i membri del Congresso.

Si tratta di munizioni che una volta lanciate si disperdono in molteplici submunizioni esplosive in un'ampia area. Possono essere lanciate da aerei, artiglieria e missili e rimanere inesplose a lungo mettendo in pericolo i civili anche a distanza di tempo dalla fine di un conflitto. Una convenzione internazionale del 2008 ne vieta l'uso e la produzione, ma solo 123 Paesi l'hanno firmata. Russia, Stati Uniti e la Ucraina non lo hanno fatto.

Le mancate esplosioni sono spesso il 5% del totale, ma i dati in diverse operazioni di bonifiche indicano che questa percentuale ha raggiunto anche il 20%, fino a toccare punte del 40-45% dopo il conflitto in Afghanistan, secondo la Croce rossa. Ogni dispenser lanciato può rilasciare così decine di ordigni inesplosi a seconda del tipo di terreno impattato, dell'altezza a cui vengono lanciati e delle condizioni meteo. E una submunizione inesplosa di questo genere mantiene inalterate nel tempo la propria letalità.

Le probabilità di morire o di essere gravemente feriti dall'esplosione di un ordigno lanciato da una bomba a grappolo sono altissime. Sono chiamate “armi di saturazione d’area” perché permettono di colpire una vasta area geografica con un numero limitato di ordigni. E non a caso sono state spesso utilizzate in guerra per attaccare aree residenziali.

La legge statunitense vieta l'esportazioni di bombe a grappolo che abbiano un tasso di fallimento (di munizioni inesplose per dispenser, ndr) superiore all'1%. Washington sta consegnerà a Kiev bombe con un tasso di errore pari al 2,35%.

Il presidente Joe Biden si è dello strumento della Presidential Drawdown Authority compreso nella "legge sull'assistenza all'estero", che permette al capo della Casa Bianca di consegnare articoli e servizi del Dipartimento della Difesa in contesti in crisi come avviene in Ucraina.

Le ragioni della scelta

Sebbene non abbia specificato quante munizioni a grappolo verranno consegnate a Kiev, Kahl le ha definite una "freccia messa nella faretra" ucraina.

La decisione di Washington risponde principalmente alla necessità di dare un impulso alla controffensiva ucraina, partita così in ritardo da rafforzare la difesa russa, ha detto Kahl. 

Nelle consultazioni con la leadership ucraina, l'amministrazione statunitense si è assicurata che le munizioni "verranno usate in maniera responsabilie". Kiev, ha dichiarato Sullivan, si è impegnata "per iscritto a minimizzare i rischi per i civili". La scelta di Washington "è la cosa giusta da fare ora", ha continuato, spiegando che la decisione era rinviata da tempo proprio alla luce della letalità delle bombe a grappolo per la popolazione civile.

Ma reagendo alle indiscrezioni trapelate dai giornali il governo tedesco ha criticato quanto si discuteva dall'altra parte dell'Oceano atlantico. "La Germania si oppone all'invio di bombe a grappolo: per noi, in quanto Stato parte, vale l'accordo di Oslo" sulla Convenzione sulle munizioni a grappolo", aveva detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock quando ancora la Casa Bianca non aveva preso una decisione ufficiale.

La Russia, ha dichiarato Sullivan ai giornalisti, ha già usato bombe a grappolo durante i 16 mesi di guerra, munizioni "che avevano un tasso di bombe inesplose pari al 30% o 40%". "Siamo sicuri che l'utilizzo di bombe a grappolo sia un danno ulteriore in un'area già fortemente minata?", si è chiesto in maniera provocatoria Sullivan lasciando intendere che la scelta purché "difficile" apre a uno scenario meno grave della vittoria della Russia.

La reazione ucraina

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che le munizioni a grappolo avrebbero uno "straordinario impatto psico-emotivo" sulle forze russe.

Il calo della capacità di combattimento e del morale dei soldati russi è "una componente importante che può essere fornita da questo tipo di proiettili", ha dichiarato il funzionario su Twitter.

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