Orbán: no a Giorgia Meloni e al patto europeo sui migranti. Contrario anche Morawiecki

Orban bacia le mani di Giorgia Meloni, sotto lo sguardo di Morawiecki.(Bruxelles, 30.6.2023)
Orban bacia le mani di Giorgia Meloni, sotto lo sguardo di Morawiecki.(Bruxelles, 30.6.2023) Diritti d'autore Geert Vanden Wijngaert/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariEuronews World - Ansa
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"Non sono mai delusa da chi difende gli interessi delle proprie nazioni", ha dichiarato Giorgia Meloni. "La questione che pongono polacchi e ungheresi non è peregrina, sono i due Paesi che si stanno occupando più di profughi ucraini, lo fanno con risorse Ue che non sono sufficienti"

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Il veto di Viktor Orbán.

L'Ungheria si rifiuta di sistemare decine di migliaia di migranti nei ghetti: con questa motivazione, e con il sostegno della Polonia, il primo ministro ungherese ha giustificato il rifiuto dell'accordo proposto dai partner europei - e già siglato a Lussemburgo - al vertice dell'Unione europea a Bruxelles di questa settimana.

Infruttosa la mediazione della premier italiana Giorgia Meloni con lo stesso Orbán e con Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco.

"Non sono mai delusa da chi difende gli interessi delle proprie nazioni. La questione che pongono polacchi e ungheresi non è peregrina, sono i due Paesi che si stanno occupando più di profughi ucraini e lo fanno con
risorse Ue che non sono sufficienti".
Giorgia Meloni
46 anni, Presidente del Consiglio italiano

In un'intervista alla radio statale ungherese, Orbán ha affermato che l'Unione Europea vuole costringere l'Ungheria ad accogliere più di 10.000 migranti ogni anno e installarli nei ghetti. "Ghetti di migranti", ha sottolineato, ribadendo il suo rifiuto a questo piano.

"Bruxelles costruirà ghetti di migranti in Ungheria. Non lo permetteremo!"
Viktor Orbán
Primo ministro ungherese

Da parte sua, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz era fiducioso sull'accordo tra i 27 Paesi dell'Ue, dopo alcuni miglioramenti alla proposta. E invece... 

Scholz ha affermato che la solidarietà tra Paesi dell'Ue è essenziale per gestire l'attuale crisi dei migranti. Ma Orbán e Morawiecki non la pensano allo stesso modo...

Evgeny Biyatov/Photo host Agency RIA Novosti
Ancora Macron ha le sue preoccupazione... (Bruxelles, 30.6.2023)Evgeny Biyatov/Photo host Agency RIA Novosti

"Il risultato più concreto riguarda la Tunisia"

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che "il risultato più concreto sul fronte migranti emerso dal Consiglio europeo riguarda la Tunisia".

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Antonio Tajani con Jens Stoltenberg, Segretario Generale Nato.Evgeny Biyatov/Photo host Agency RIA Novosti

Lunedì 3 luglio, il Commissario europeo per l'Allargamento, l'ungherese Olivér Várhelyi, sarà a Tunisi per la firma del Memorandum d'intesa sui migranti.

Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, solo quest'anno sono arrivati in Europa quasi 88.000 migranti privi di documenti, di cui circa 80.000 via mare.

Italia e Grecia sono i Paesi che sono stati chiamati ad accogliere il maggior numero di migranti.

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