Vittime del nazismo in Polonia: risarcimento "privato" chiesto a due aziende tedesche

La cause contro le aziende tedesche sono già avviate.
La cause contro le aziende tedesche sono già avviate. Diritti d'autore Euronews Poland
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Di Magdalena Chodownik, da Varsavia - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Stavolta, nel mirino Bayer e Henschel. Spiega un'analista: "La Germania ha un evidente timore di creare un precedente. Di fatto, se i tedeschi accettassero di pagare i risarcimenti alla Polonia, quasi certamente molti altri Paesi farebbero la stessa cosa: chiedere risarcimenti allo Stato tedesco"

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VARSAVIA (POLONIA) - I discendenti di due vittime polacche del nazismo hanno presentato richieste di risarcimento, per un valore totale di 4,3 milioni di euro, contro le società tedesche Bayer e Henschel.

Durante la guerra Henschel rilevò una società di proprietà di Leopold Wellisz, mentre Tadeusz Sledzinski, la seconda vittima, fu mandata in un campo di lavoro forzato per una filiale della Bayer.

"Chi ha beneficiato di un danno ad un'altra persona, deve risarcire"

Racconta Monika Brzozowska-Pasieka, avvocato dei discendenti delle vittime e della "Fondazione Risarcimento di Guerra": 
"Tadeusz Sledzinski guadagnava 950 zloty al mese prima della guerra. Era un grande ingegnere, aveva 29 brevetti. E Leopold Wiellisz era un ricco finanziere, imprenditore e filantropo. Ci stiamo muovendo con le cause legali nella direzione del risarcimento, sulla base di dati concreti. Cioè, quanto avrebbero guadagnato se non ci fosse stata la guerra. Riconosciamo questa situazione: se qualcuno ha beneficiato del danno di qualcun altro, quest'ultimo dev'essere risarcito". 

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"Quanto avrebbero guadagnato se non ci fosse stata la guerra?"Euronews Poland

Risarcimento "privato" e risarcimento di Stato
È la prima richiesta in assoluto risarcimento "privato" ad aziende e non allo Stato tedesco. Ma per quello ci sta lavorando il governo polacco.

Spiega Arkadiusz Mularczyk, del Ministero polacco degli Affari Esteri: 
"Le nostre attività sono principalmente informative, ma anche diplomatiche. Cerchiamo di ottenere l'interesse delle organizzazioni internazionali, ma anche dei partner internazionali, sulla questione dell'ingiustizia dopo la Seconda Guerra Mondiale e sul comportamente differente della Germania a seconda dei vari Paesi. E sottolineiamo che ciò viola i principi elementari del diritto internazionale, dello stato di diritto e dei diritti umani”.

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"Svolgiamo attività informativa e diplomatica".Euronews Poland

Germania: "Capitolo chiuso"

Il coordinatore della cooperazione tra la Polonia e il Ministero degli Esteri tedesco ha dichiarato di non poter ancora commentare pubblicamente la vicenda.
In una e-mail, l'Ambasciata tedesca in Polonia ha dato questa risposta:

“La posizione del governo tedesco sulle richieste di risarcimento è ben nota e immutata. Questo caso è chiuso, a parere del governo federale. 
Abbiamo preso atto del procedimento giudiziario a carico di due società. Si tratta di un procedimento in corso davanti a un tribunale polacco, sul quale non commentiamo oltre”.

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La mail dell'Ambasciata tedesca in Polonia.Grafica Euronews

Se i crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale rimangono una questione spinosa, non minacciano, tuttavia le relazioni, tra Polonia e Germania. Anche se...

"La Germania teme di creare un precedente"

I dubbi li solleva Lukasz Jasinski, dell'Istituto polacco per gli affari internazionali: 
"L'eredità della Seconda Guerra Mondiale pesa molto sulle relazioni polacco-tedesche e, probabilmente, peserà anche in futuro, nei prossimi decenni. La Germania ha un evidente timore di creare un precedente. Di fatto, se i tedeschi accettassero di pagare i risarcimenti alla Polonia, tutti o in parte, allora quasi certamente molti altri Paesi farebbero la stessa richiesta cosa: chiedere risarcimenti allo Stato tedesco".

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"Se la Germania accettasse di pagare, poi tutti i Paesi chiederebbero un risarcimento".Euronews Poland

I polacchi: capitolo chiuso o no?

Da Varsavia, la corrispondente di Euronews, Magdalena Chodownik
"Oggi le opinioni dei polacchi sulla questione dei risarcimenti dalla Germania sono divise. Alcuni dicono che l'argomento dovrebbe essere già chiuso. Altri sono convinti che solo i risarcimenti lo chiuderanno. I tedeschi, invece, sembrano fingere che l'argomento neppure esista".

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La corrispondente dalla Polonia, Magdalena Chodownik.Euronews Poland
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