Grecia, trionfa Nuova Democrazia. Mītsotakīs: "Le grandi riforme procederanno rapidamente"

Kyriakos Mitsotakis leader of the center-right New Democracy waves to supporters outside the headquarters of the party in Athens, Greece, Sunday, June 25, 2023. 23..
Kyriakos Mitsotakis leader of the center-right New Democracy waves to supporters outside the headquarters of the party in Athens, Greece, Sunday, June 25, 2023. 23.. Diritti d'autore Yorgos Karahalis/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Redazione italiana
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Secondo i risultati parziali, con oltre il 93% delle schede scrutinate, Nuova Democrazia ha ottenuto la maggioranza assoluta grazie al 40,5% dei voti, contro il 17,8% di Syriza: saranno otto i partiti presenti in parlamento

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Secondo i risultati parziali scaturiti dai 21.500 seggi elettorali in Grecia, con oltre il 93% delle schede scrutinate, Nuova Democrazia ha ottenuto il 40,5% dei voti (con 158 seggi), contro il 17,8% di Syriza (47 seggi).

Petros Giannakouris/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Kyriakos Mitsotakis leader of center-right New Democracy hugs his family at the headquarters of the party in Athens, Greece, Sunday, June 25, 2023.Petros Giannakouris/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

La nuova composizione parlamentare

In Grecia, ci saranno questi otto partiti nella nuova Assemblea ellenica, composta da 300 deputati:

Nuova Democrazia (maggioranza assoluta), Syriza, Pasok, Kke, Spartiates, Elliniki Lysi, NIKI e PLEFSI ELEFTHERIAS.

Da rimarcare lo storico successo per il partito di estrema Destra NIKI (vittoria in greco): ancora fuori dal Parlamento, invece, l'ex ministro delle Finanze ai tempi della "crisi greca", Yanis Varoufakis, il cui partito (di Sinistra anti-austerità) MeRA25 non supera la soglia di sbarramento del 3%.

I Socialisti di Pasok raggranellano circa il 12% (32 seggi), i Comunisti del KKE il 7,5% (20 seggi), seguiti da Spartiates ed Elliniki Lysi, (entrambi con poco più del 4%, rispettivamente con 13 e 12 seggi).

Tradizioni di famiglia

Il leader del partito al governo, l'ex premier Kyriakos Mītsotakīs - figlio dell'ex primo ministro greco, Kostantìnos Mītsotakīs (1918-2017) e fratello dell'ex titolare del ministero degli Esteri, Dora Bakoyanni, auspicava una vittoria ancor più netta rispetto a quella ottenuta il 21 maggio scorso, con quasi il 41% dei voti.

Vittoria non sufficiente, però, per formare un nuovo governo senza ricorrere a "ingombranti" alleanze.

Questa volta, al leader conservatore sarebbe bastato ricevere solo il 39% per ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento: questo grazie a un "bonus" fino a 50 seggi al partito vincitore (che era stato eliminato nelle ultime elezioni di maggio, dopo le quali tutti i tentativi di formare un governo in Grecia sono falliti).

In modo sano e maturo, i cittadini hanno finalmente chiuso un ciclo traumatico di bugie e tossicità che ha trattenuto il Paese, consolidando così il tempo del vero progresso: le grandi riforme procederanno rapidamente
Kyriakos Mītsotakīs
premier ellenico

Il principale rivale, il leader di Syriza Alexis Tsipras, primo ministro della "crisi greca" (2015-2019), puntava a limitare i danni, sperando di non scendere sotto il 20%.

Le prime dichiarazioni

Il premier uscente parla già da vincitore assoluto nelle prime dichiarazioni, inviando un messaggio volto a favorire l'immediata "accelerazione delle riforme senza atteggiamenti arroganti".

"Per la seconda volta in poche settimane - queste le sue parole - i cittadini non solo hanno dato un messaggio di continuità, ma ci hanno dato un forte mandato per muoverci più velocemente sulla via dei grandi cambiamenti, di cui il nostro Paese ha bisogno".

"Il risultato elettorale - afferma invece il rivale, Alexis Tsipras -  è principalmente negativo per la società, per Syriza si è chiuso un ciclo, dobbiamo valorizzarlo con orgoglio ma anche procedere con i tagli necessari". 

All'indirizzo del premier, intanto, già iniziano arrivare i primi messaggi di congratulazioni per il brillante successo elettorale conseguito.

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