Prima giornata in terra mongola contrassegnata da un doppio oro assegnato a judoka nipoponici, esultano anche i padroni di casa: da segnalare che nessun atleta italiano è in gara in questa competizione
Grand Slam di judo ad Ulan Bator, prima giornata in terra mongola contrassegnata da un doppio oro assegnato a judoka nipoponici, esultano anche i padroni di casa: da segnalare che nessun atleta italiano è in gara in questa competizione.
L'arena si è gremita di un pubblico appassionato, pronto a tifare per i propri colori.
Tra gli uomini -60 kg, su tutti il nipponico Ryuju NAGAYAMA, che sconfigge nell’atto conclusivo (con tecniche uchi-mata e te-waza) il transalpino Romain VALADIER PICARD.
Per il vincitore si tratta del decimo oro in un Grand Slam!
Bronzo per Ramazan ABDULAEV ed il coreano Harim LEE.
Dopo il festeggiamento di rito coi fan, consegna le medaglie Ariun-Erdene BATBAYAR, governatore della provincia di Bulgan.
Categoria uomini -66 kg: l’acuto dei padroni di casa porta la firma di Baskhuu YONDONPERENLEI, giustiziere in finale del tagico Obid DZHEBOV.
Terza piazza per l’azero Yashar NAJAFOV ed il mongolo Erkhembayar BATTOGTOKH.
Superfluo ribadire che la folla è andata letteralmente in visibilio per il vincitore, uomo del giorno.
A consegnare le medaglie è Battulga KHALTMAA, presidente della Mongolian Judo Association.
"Mi sento assolutamente bene - dice il mongolo - perché il pubblico ha tifato per me, vorrei ringraziare in modo speciale il presidente dell'Associazione mongola di judo per il suo sostegno".
Categoria donne -48 kg: sugli scudi la nipponica Hikari YOSHIOKA, oro dopo il successo nella finalissima ai danni dell’atleta indipendente Sabina GILIAZOVA.
Per la serie “Chi ben comincia, è a metà dell’opera”, per la vincitrice si tratta della prima medaglia assoluta, peraltro all'esordio, in un Grand Slam!
Terzo gradino del podio per l’israeliana Tamar MALCA e la lusitana Catarina COSTA.
Consegna le medaglie Erdenet-Od KHISHIGBAT, membro del Comitato esecutivo della Federjudo internazionale.
Tra le donne -52 kg, nomen omen: su tutte l’israeliana Gefen PRIMO, la quale sconfigge la transalpina Amandine BUCHARD (contro la quale non aveva mai vinto), argento.
La vincitrice non fa fede al suo cognome solo riguardo al fatto che trattasi del suo secondo oro in un Grand Slam!
Terzo gradino del podio per l’ungherese Reka PUPP e l’uzbeca Diyora KELDIYOROVA.
A consegnare le medaglie è Naser AL TAMIMI, tesoriere generale della Federazione.
A chiudere gli incontri di giornata, la categoria donne -57 kg: qui s’impone nel derby la canadese Christa DEGUCHI, campionessa del mondo in carica, oro dopo il successo in finale ai danni della connazionale Jessica KLIMKAIT.
Una folta troupe di sostenitori ha atteso a lungo la vincitrice, prime e dopo la sua discesa sul tatami.
Terza piazza per l'indipendente Kseniia GALITSKAIA e la coreana Mimi HUH.
Consegna le medaglie Michael TAMURA, direttore sportivo della Federazione.
"Sono stata in molti Paesi - afferma Deguchi - la Mongolia non è la mia patria ma mi sento a mio agio qui: tifano molto, tifano per me e spero di aver regalato un piccolo sogno ai ragazzi.
Quando andrò via, voglio ripercorrere tutto di nuovo, è stato molto bello".
L'intera squadra locale ha mostrato un judo dinamico tutto il giorno, una giornata intensa in terra mongola.
Lecito ipotizzare che la kermesse riserverà ancora molte altre sorprese, anche se non ci si può attendere qualche medaglia azzurra data l’assenza di nostri componenti.