Integrazione nell'Unione Europea e adesione alla Nato: intervista alla vice prima ministra dell'Ucraina, Olga Stefanishyna
È passato un anno da quando l'Unione europea ha concesso all'Ucraina lo status di Paese candidato all'adesione. Si è trattato di un momento simbolico e, a quattro mesi dall'invasione russa, di una spinta per il morale della nazione.
"L'Ucraina non deluderà i suoi partner"
Euronews ha intervistato Olga Stefanishyna, vice prima ministra dell'Ucraina a proposito del processo di integrazione nell'Unione europea. Ma un anno fa nessuno pensava che la guerra si sarebbe trascinata così a lungo e il calendario iniziale potrebbe essere oggi rivisto. L'esponente politica ucraina ha dichiarato di auspicare che i negoziati possano iniziare quest'anno.
"Il lavoro - ha spiegato Stefanishyna - è stato avviato e alcune decisioni saranno tecnicamente adottate solo nei prossimi mesi. Penso che le possibilità di decisioni politiche siano davvero alte, perché non c'è un solo segno che possa lasciare intendere che l'Ucraina non sia impegnata o che possa in qualche modo deludere i suoi partner in questo senso".
L'Ucraina attende il vertice Nato di Vilnius
L'Ucraina spera anche di entrare nella Nato e si aspetta molto dal vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania, dove si discuterà proprio dell'adesione di Kiev. I leader dell'Alleanza atlantica hanno tuttavia escluso che una decisione possa essere presa durante il summit.
"Abbiamo bisogno - ha aggiunto la vice prima ministra - di preservare questa unità e questa chiarezza strategica per l'Ucraina e per il nostro popolo. Potete stare certi che tutto ciò che dopo il vertice di Vilnius non si potrà pensare che l'Ucraina sia impreparata. L'Ucraina è pronta. Sarebbe un segnale se il mondo democratico fosse pronto a prendere una decisione".