Ucraina, all'Onu si vota una risoluzione per la pace

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Ucraina, all'Onu si vota una risoluzione per la pace. Kiev spera nei 2/3 dei voti a favore di una pace duratura. La risoluzione non ha valore vincolante

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A ormai un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, l'Assemblea generale delle Nazioni unite si riunisce in sessione d'emergenza per parlare di guerra.  

Il segretario generale, Antonio Guterres, ha chiesto una "pace autentica e duratura": basata sul rispetto della Carta delle Nazioni unite, del diritto internazionale e dei confini nazionali. 

E ha invitato a fare presto: "Più a lungo continueranno i combattimenti, più difficile sarà questo lavoro. Non dobbiamo perdere un attimo". Ancora. "La minaccia del cosiddetto uso tattico delle armi nucleari è inaccettabile: è il momento di fare un passo indietro dal baratro".

Sul tavolo, c'è una bozza di risoluzione - non vincolante, ovviamente - ma di valore e forza politica - che condanna l'invasione delle truppe russe, l'uso intenzionale della forza contro l'integrità territoriale di uno Stato e chiede il loro ritiro immediato in vista di una pace “giusta”.

Il testo ricalca quello di una risoluzione già approvata l'anno scorso e l'Ucraina spera di ottenere un'ampia maggioranza, attorno ai due terzi dei 193 paesi membri dell'Assemblea. 

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha fatto presente che “La Russia ha violato la Carta delle Nazioni unite” con un'aggressione immotivata: “Questa è la semplice realtà dei fatti”. La risoluzione al voto chiede il ripristino, per il Paese aggredito, di “sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale”.

La Russia al contrario chiama a raccolta i propri alleati per un voto a sfavore, sostenendo che si tratti di una “guerra per procura” alimentata in funzione anti-russa dal blocco occidentale che ha armato Kiev già prima del conflitto, minacciando i confini della Federazione, per poi adottare forti sanzioni economiche contro Mosca. “L'Occidente ha ignorato le nostre preoccupazioni e ha portato le infrastrutture della Nato sempre più vicine ai nostri confini”, così l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia. "Credere alle accuse contro la Russia è possibile solo ignorando gli otto anni precedenti, durante i quali il regime nazionalista criminale di Kiev è arrivato al potere con l'aiuto dell'Occidente". E quindi: "Non avevamo altra opzione per difendere le persone del Donbass".

L'invasione russa è un attacco al cuore della Carta dell'Onu". Così l'ambasciatrice americana alle Nazioni unite, Linda Thomas-Greenfield: "Questo voto è un'opportunità per votare una pace in linea con i principi delle Nazioni unite".

Sul tema, in un videomessaggio durante un evento sulle violazioni dei diritti umani a margine dell'Assemblea, anche l'intervento della first lady ucraina Olena Zelenska, che ha chiesto alle Nazioni unite di istituire un tribunale speciale per i crimini commessi dai russi, in modo che "un'aggressione" come quella di un anno fa "non possa accadere di nuovo".

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani,  ha sottolineato nel suo intervento, il primo intervento tra gli europei, che "la pace è l'obiettivo strategico definitivo al quale tutti puntiamo. L'Italia è orgogliosa di essere co-sponsor di questa bozza di risoluzione".

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