Vaticano: una guerra civile divide la Chiesa, il Papa è solo

Georg Gänswein e Papa Bergoglio in una foto del novembre 2013.
Georg Gänswein e Papa Bergoglio in una foto del novembre 2013. Diritti d'autore Gregorio Borgia/AP
Diritti d'autore Gregorio Borgia/AP
Di Lara VecchioEuronews - Redazione italiana
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Dopo la morte di Benedetto XVI scoppia la guerra in Vaticano. Gli oppositori di Francesco invocano le dimissioni del Papa argentino per tornare al conclave.

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Lo sforzo bilaterale di Papa Ratzinger e Papa Bergoglio per mantenere rapporti amichevoli non ha impedito al fuoco che covava sotto la cenere di divampare nell'immediatezza dell'annuncio della morte di Benedetto XVI.

In una manciata di ore sono saltati i fragili equilibri di facciata.

Una scelta di tempo infelice, ma sicuramente strategica quella che ha caratterizzato le dichiarazioni di Georg Gänswein.

CLAUDIO ONORATI /AP2006
Papa Ratzinger e Georg Gänswein. (18.11.2006)CLAUDIO ONORATI /AP2006

L'Arcivescovo, segretario personale del Papa Emerito, ha dato il via alla demolizione pubblica dell'immagine di Papa Francesco.

Una reazione che ha sorpreso l'opinione pubblica ma non gli osservatori piú vicini alle dinamiche del 'palazzo'.

Marco Politi, vaticanista e biografo degli ultimi tre Papi, ci racconta i retroscena di queste ultime ore febbrili   

"Una guerra civile"

 "La colpa dipende un po' dall'informazione che  in questi giorni solenni dei funerali ha voluto raccontare una situazione edulcorata di tutto quello che avviene" . 

Da otto anni c'è una guerra civile all'interno della Chiesa cattolica, fra il fronte conservatore e quello riformista di Papa Francesco. Al fronte conservatore non è piaciuto per niente che Papa Francesco desse la comunione ai divorziati risposati, oppure che lui smettesse di demonizzare l'omosessualità, e che fosse così progressista sul piano della politica sociale. I rapporti fra il Papa Emerito e Francesco sono stati complessivamente molto buoni perché sia l'uno che l'altro si sono sforzati di avere rapporti distesi, amichevoli.
Marco Politi
vaticanista
Euronews
Il vaticanista Marco Politi, durante la video-intervista.Euronews

"Un fatto senza precedenti"

"Ma non bisogna dimenticare che Ratzinger, comunque, pur essendo un grande teologo, era molto rigido su una serie di punti e l'equilibrio si è rotto fra i due.
Due anni fa, quando dopo il Sinodo dell'Amazzonia, i vescovi  hanno chiesto al Papa di poter avere, in situazioni di emergenza, anche un clero sposato.
In quel momento c'è stata una rivolta di vescovi e di cardinali conservatori contro questa ipotesi. 
La confusione si è creata con questo titolo ambiguo di "Papa Emerito". A quel punto, Ratzinger ha scritto un libro con il cardinale Sarah, in cui ha preso posizione nettamente contro l'ipotesi di un clero sposato, sostenendo che nella Chiesa cattolica di rito latino, tra celibato e clero c'era un legame indissolubile.
Questo è stato un fatto senza precedenti. È stata una intromissione in una decisione che il Papa era sul punto di prendere.
A quel punto, Bergoglio, non volendo creare uno scontro diretto con il Papa in pensione, ha punito - però - il suo segretario privato, monsignor Gänswein, colpevole di non aver consigliato a Benedetto di non fare questo gesto. La punizione è stata quella di non comparire più in pubblico, pur essendo capo del protocollo vaticano, cioè prefetto della Casa Pontificia. E cosí, Padre Georg, ha deciso di vuotare il sacco e con il libro in uscita nelle prossime settimane porterà alla luce altri elementi di dissenso tra Benedetto e Papa Francesco". 

- Un vaso di Pandora scoperchiato, destinato ad alimentare nuovi malumori?

"Il vaso di Pandora", continua Politi, "credo sia destinato ad aprirsi ancora di più quando avremo tutto il testo di questo libro, perchè non dobbiamo dimenticare, che insieme a Ganswein, ci sono molti vescovi e cardinali della linea conservatrice, la punta dell'iceberg di un malcontento più profondo. 

- Il profumo di guerra arriva proprio dalla scelta di tempo di queste dichiarazioni. Non si è attesa neppure la sepoltura del Papa Emerito.

"Sì, bisogna dire che già prima che  Ratzinger venisse posto nella bara c'era stata un'intervista di monsignor Gänswein ad un giornale tedesco, in polemica con la decisione di Francesco sulla messa tridentina."

"I conservatori sperano che Bergoglio si dimetta"

- Papa Francesco, oggi, è un uomo piú solo che mai?

"C'è una solitudine oggettiva - conclude Politi - di Papa Francesco. Perché il fronte degli oppositori è molto attivo mentre invece i seguaci di Papa Francesco sono molto meno attivi. Sono molto meno 'vocali', come dicono gli anglosassoni.  Francesco gode di un grande consenso tra i cattolici, tra i cristiani, tra i musulmani e tra gli ebrei, tra i agnostici, tra i non credenti. Però, quando si tratta di prendere posizione, sono molto più attivi i conservatori. E adesso diventeranno ancora più aggressivi, perché sperano che anche Papa Francesco si dimetta e si arrivi al Conclave.
Il superiore dei gesuiti, Padre Sousa, ha detto che c'è proprio una lotta politica in corso e che queste persone vogliono che il Papa se ne vada, in modo da potere manipolare il prossimo Conclave".

AP
L'Arcivescovo Georg Gänswein vicino alla bara di Papa Benedetto XVI. (Roma, 5.1.2023)AP
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