Perù, in strada i sostenitori di Castillo: "Liberatelo"

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Di euronews
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Mentre la nuova presidente vara il suo governo, si estende la protesta in tutto il paese per il rilascio del deposto capo dello Stato e l'indizione di nuove elezioni

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Mentre la nuova presidente del Perù Dina Boularte vara il suo nuovo governo, dopo la destituzione e l'arresto del capo dello Stato eletto Pedro Castillo, non accennano a placarsi in tutto il paese le manifestazioni di protesta, costate finora la vita ad almeno sette dimostranti.

A scendere in strada sono i sostenitori del deposto presidente, che chiedono il suo immediato rilascio e l'indizione di nuove elezioni. I manifestanti inoltre si dicono pronti a proclamare lo sciopero generale.

Migliaia di persone, appartenenti in gran parte alle comunità rurali del sud del Paese, hanno interrotto strade, eretto barricate e attaccato stazioni di polizia. Preso d'assalto anche l'aeroporto di Arequipa, seconda città del Perù.

Pedro Castillo è stato arrestato con l'accusa di un tentato golpe, per aver ordinato lo scioglimento del parlamento alla vigilia di un voto di impeachment. Per i suoi sostenitori tuttavia si è trattato di un colpo di stato ai suoi danni.

Ronald Atencio, difensore di Castillo, sostiene che la mozione votata in parlamento sia nulla e priva di effetti perché illegale.

Intanto, centinaia di peruviani si sono accampati davanti alla stazione di polizia in cui Castillo è agli arresti, e si dicono pronti a restarci fino a che "il presidente non farà ritorno al palazzo".

Il nuovo governo ha decretato lo stato d'emergenza per due mesi in sette province del dipartimento di Apurimac, ed ha annunciato elezioni anticipate per il 2024.

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