Con quasi il 55 per cento dei suffragi il presidente austriaco uscente Van der Bellen si avvia ad un secondo mando di 6 anni
Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen sembra aver incassato un secondo mandato di sei anni grazie alla netta maggioranza di voti che ottiene alle elezioni appena celebrate. Secondo le proiezioni, il 78enne presidente uscente ha ottenuto il 54,6% dei consensi attestandosi nettamente davanti ai sei concorrenti che appaiono tutti molto distaccati. Tuttavia è stato molto diplomatico in serata di domenica quando ha detto : "E' un po' difficile spiegare, soprattutto ai giornalisti, che non serve solo la maggioranza, la maggioranza il 9 ottobre significa avere più di tutti gli altri insieme, ecco cos'è".
Un esponente dei Verdi
Sebbene il ruolo presidenziale sia sostanzialmente rappresentativo in Austraia l'ex leader dei Verdi aveva condotto una campagna all'insegna di "trasparenza" e "stabilità". La crisi della guerra in Ucaina e l'incertezza energetica con l'inflazione galoppante hanno esaltato la sua rettitudine e il plauso anche da settori degli altri partiti. "È fantastico che sia stato possibile già al primo round, anche se - da attivista verde, a cui piace parlare con le persone - non avrei avuto paura del secondo turno. Avrebbe significato la possibilità di convincerte ancora più persone": dice un sostenitore dei Verdi.
I sette contendenti molto distaccati
Erano sette i contendenti alle elezioni di domenica, ma Van der Bellen aveva l'appoggio implicito o esplicito dei principali partiti austriaci. Il Partito della Libertà è stato l'unico partito in parlamento a schierare un candidato ostile. Il risultato finale confermato sarà annunciato solo dopo il conteggio delle schede nella giornata di lunedì.