I colloqui riprenderanno a Caracas dopo la prima settimana di novembre. Si erano fermati tre anni fa con un'autobomba scoppiata a Bogotà
Il governo colombiano e il più grande gruppo guerrigliero rimasto nel Paese, l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), hanno annunciato che riprenderanno il mese prossimo i colloqui di pace sospesi nel 2019.
Un primo incontro, stando all'accordo tra le parti, dovrebbe avvenire dopo la prima settimana di novembre nella capitale venezuelana Caracas: proprio il Venezuela, insieme a Norvegia e Cuba, è tra gli "Stati garanti" nominati per i futuri colloqui
Il dialogo tra le parti era iniziato nel 2016 sotto l'ex presidente Juan Manuel Santos, noto per la firma del trattato di pace con le FARC, il più grande gruppo rivoluzionario del paese che ha poi deposto le armi confluendo in un regolare partito politico.
A fermare i colloqui con l'ELN nel 2019 fu l'allora presidente conservatore Ivan Duque a seguito dei 22 morti provocati dall'esplosione di un autobomba all'accademia di polizia di Bogotà.
Gustavo Petro, che ad agosto è diventato il primo Presidente di sinistra della Colombia, ha promesso di adottare un approccio meno bellicoso per cercare di porre fine alla violenza causata dai gruppi armati, compresi i guerriglieri marxisti e i narcotrafficanti.