I seguaci di Muqtada Al Sadr contrariati dal suo abbandono della poltica attiva, avevano assaltato le sedi del governo. Adesso al Sadr ha chiesto loro di fermarsi
Guerriglia urbana a Baghdad mentre il leader sciita iracheno Moqtada al Sadr ha intimato ai suoi seguaci armati di ritirarsi entro un'ora dalle strade dentro e attorno alla Zona Verde. Lo si apprende da un comunicato diffuso dallo stesso al Sadr, il quale ha confermato la sua decisione, annunciata i di ritirarsi "definitivamente" dalla vita politica che è del reso alle origini della sommossa.
Gli scontri
Granate anticarro e raffiche di mitragliatori sono state sparate nella Green Zone con le forze di sicurezza che hanno risposto al fuoco martedì. Ventitré sostenitori di Moqtada al Sadr sono stati uccisi e circa 380 persone sono rimaste ferite anche dai gas lacrimogeni. Le Nazioni Unite parlano di una "escalation molto pericolosa". Persone in lutto hanno partecipato a un funerale collettivo per coloro che sono stati uccisi mentre le tensioni aumentano nel pieno di una crisi politica che ha lasciato il paese senza un nuovo governo. I seguaci del leader sciita Moqtada al-Sadr - che ha vinto le elezioni del 2021 senza avere però la maggioranza - si erano accampati davanti al Parlamento per quattro settimane per protestare contro dieci mesi di paralisi politica: uno stallo che non ha consentito all'assemblea parlamentare - molto frammentata - di formare un nuovo esecutivo. Al-Sadr aveva iniziato uno sciopero della fame "fino a quando non cesserà la violenza" in Iraq.
Il coprifuoco del JOC
L'Iraqi Joint Operations Command aveva proclamato il coprifuoco lunedì a Baghdad a fronte dei raduni spontanei scatenati dall'annucio del ritiro definitivo dalla politica irachena di Moqtada al Sadr.