Ergastolo per Kotey, il tagliagole ex britannico dello Stato Islamico

Alexanda Kotey
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Ergastolo per Kotey, il tagliagole ex cittadino britannico dello Stato Islamico

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Un membro di una cellula di rapitori e assassini dello Stato Islamico ribattezzata "I Beatles" è stato condannato all'ergastolo da un tribunale statunitense.

Alexanda Kotey è un ex cittadino britannico e si è dichiarato colpevole a settembre per la morte di quattro ostaggi americani in Siria. Il 38enne ha anche ammesso la sua responsabilità per aver rapito e torturato circa venti altri giornalisti e operatori umanitari.

Fra loro David Haines, un operatore umanitario nel Paese martoriato dalla guerra.

"Oggi è una vittoria per tutti coloro che hanno sofferto per mano di questa banda di terroristi - ha commentato il fratello Mike  - Una vittoria dell'umanità sulle ideologie velenose e distruttive che alimentano il terrorismo".

La cattura nel 2018

Kotey è stato catturato nel gennaio 2018 insieme a un altro 'Beatle' El Shafee Elsheikh e consegnato alle forze statunitensi in Iraq.

Entrambi sono apparsi in tribunale ad Alexandria, vicino a Washington, venerdì. La sentenza per Elsheikh è prevista ad agosto.

"Avete rapito, torturato e persino partecipato all'omicidio di persone buone e innocenti e ora dovete vivere con questo per il resto della vostra vita", ha detto agli imputati Bethany Haines, figlia di una delle vittime.

"Avete perso entrambi", ha aggiunto la giovane britannica, il cui padre David Haines, un operatore umanitario, è stato decapitato dal terzo "Beatle", Mohammed Emwazi, ucciso in un attacco di droni nel 2015.

I terroristi con l'accento inglese

Il soprannome è stato dato ai sequestratori, che sono cresciuti e sono stati radicalizzati a Londra, dai loro prigionieri a causa del loro accento britannico.

Attivi in Siria dal 2012 al 2015, i "Beatles" sono accusati di aver rapito almeno 27 altri giornalisti e operatori umanitari da Stati Uniti, Gran Bretagna, Europa, Nuova Zelanda, Russia e Giappone.

Alcuni sono stati giustiziati, le loro morti filmate per i video di propaganda dell'IS che hanno scioccato il mondo, mentre altri sono stati rilasciati dietro pagamento di un riscatto.

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