La caduta di Boris Becker. L’ex campione di tennis condannato a due anni e mezzo di prigione per bancarotta fraudolenta. La decisione di un tribunale di Londra
Dalle stelle alla galera. L'ex campione di tennis Boris Becker è stato condannato a due anni e mezzo di prigione per bancarotta fraudolenta. La decisione è arrivata da un tribunale di Londra. Il verdetto era già arrivato l’8 aprile scorso ma ora per Bum Bum Becker si è aggiunta la doccia fredda.
L’ex tennista tedesco è stato riconosciuto colpevole di aver nascosto milioni di sterline in beni, inclusi i due trofei vinti a Wimbledon, per evitare di pagare i debiti accumulati - circa 60 milioni di euro - nel corso degli anni nonostante un tenore di vita che si è mantenuto sempre a livelli altissimi.
Il vincitore di sei tornei del Grande Slam ha trasferito enormi quantità di denaro dal suo conto aziendale, non dichiarando una proprietà in Germania e nascondendo 825.000 euro di debiti e azioni di una società tecnologica. L'ex tennista ha detto ai giurati che non sapeva dove si trovassero i cimeli, compresi due dei suoi tre trofei di singolare maschile di Wimbledon. La giudice Deborah Taylor aveva rilasciato Becker su cauzione prima dell'udienza definitiva presso il tribunale di Londra sud.
Secondo il suo avvocato difensore Becker non ha letteralmente più nulla dopo essere caduto in disgrazia. Il suo legale ha fatto sapere che a rovinare il campione sarebbero stati il divorzio e i procedimenti che hanno distrutto la sua carriera. Davanti ai giurati l'ex tennista ha detto che non sapeva dove si trovassero i cimeli.
Il caso è scoppiato il 21 giugno 2017 quando Becker non è riuscito a restituire un prestito di 3 milioni di sterline per la sua tenuta a Maiorca, in Spagna. L’ex tennista tedesco nel 2002 era già stato condannato per evasione fiscale in Germania.