Dopo le immagini scioccanti delle strade di Bucha, disseminate di cadaveri si parla di crimini di guerra. Mosca continua a negare la sua responsabilità. La nostra intervista a Didier Reynders, Commissario europeo alla Giustizia
Dopo le immagini sconvolgenti delle strade disseminate di cadaveri nell'urbano ucraino di Bucha, si parla con insistenza di crimini di guerra. Mosca continua a negare la responsabilità del massacro. A fronte di questo Euronews ha intervistato Didier Reynders, Commissario europeo alla Giustizia.
La raccolta delle prove
"Il primo obiettivo è raccogliere prove, archiviarle, fornire strumenti sufficienti a tutti i pubblici ministeri in Ucraina e presso la Corte Penale Internazionale e in diversi Stati membri, a causa della competenza universale, non solo per fare le indagini, ma per i procedimenti giudiziari bisogna portare i responsabili alla sbarra" spiega il Commissario Europeo alla Giustizia Didier Reynders
"Si tratta ormai di crimini di guerra?" domanda Marina Stoimenova..... "Certamente a Bucha e in altre città abbiamo visto prove chiare di crimini di guerra, ma per procedere abbiamo bisogno di raccogliere tutte le prove: video, testimonianze e tutti i tipi di prove possibili - ammette Reynders - Siamo scioccati dalle immagini, ma i tempi del sistema giudiziario sono piuttosto lunghi, ci servono le prove per avviare procedimenti penali e armare un processo".